Scigliano (Forum terzo settore) sul Piano sociale di zona
"Nei giorni scorsi l’Ambito Territoriale Sociale di Crotone, attraverso la Conferenza dei Sindaci, ha approvato il Piano Sociale di Zona (QUI). Si tratta di un documento storico poiché è il primo piano di zonadell’Ambito Sociale di Crotone. Come Forum non possiamo che salutare con entusiasmo lo sforzo di programmazione e concertazione che ha portato a questo risultato". E' quanto sostiene Manuelita Scigliano, portavoce del Forum Provinciale del Terzo Settore-Crotone.
"Il processo - continua la portavoce - ha visto la supervisione e il coordinamento dell’Università Della Calabria con il Laboratorio per l’Action Research e la Consapevolezza Organizzativa (Larco) e il DispeS, Dipartimento di Science Politiche e Sociali.
Il lavoro di stesura del documento è stato accompagnato da una serie di tavoli tematici nei mesi precedenti, che hanno visto la partecipazione del terzo settore, dei sindacati, dell’Azienda Sanitaria provinciale.
I tavoli sono stati una prima occasione di confronto e mappatura dei bisogni, che avrebbe sicuramente necessitato di maggiori approfondimenti, di continuità e di un coinvolgimento più diretto nellariflessione e redazione del Piano, soprattutto nelle sue parti più propositive e operative e non solo nell’analisi del contesto e dei bisogni, ma è comunque un segnale positivo di volontà di partecipazione e confronto.
Il Forum - aggiunge Scigliano - poco presente nei tavoli preparatori perché in piena fase riorganizzativa, una volta ottenuta l’approvazione della Giunta Regionale che dovrà valutare la compatibilità degli obiettivi del Piano Sociale di Zona con quelli del Piano Sociale regionale, sarà disponibile e pronto a fornire sostegno, supporto tecnico e piena collaborazione nella fase più delicata e importante del lavoro, che sarà quella dell’applicazione del Piano nella Programmazione sociale territoriale e nella costruzione di un sistema di servizi e interventi coerente ed efficiente, oltre che efficace.
Il sistema di governance avviato nella preparazione del Piano dovrebbe essere ora pienamente realizzato attraverso un coinvolgimento diretto nelle co-programmazione, prima ancora che nella co- progettazione, di interventi necessari a garantire il benessere delle comunità, lo sviluppo dei territori,la ripresa economica e sociale nel post pandemia e nell’attuale situazione di crisi internazionale e nel diffondere una visione a lungo termine di sviluppo sostenibile e diffuso".