Gasolio agricolo, l’allarme di Copagri: “Servono interventi urgenti”
"L’agricoltura calabrese, oggi come non mai, sta soffrendo e rischia di arrivare ad un punto di crisi di non ritorno. La sostenibilità economica delle aziende agricole calabresi sta venendo meno per fattori congiunturali globali e nazionali che hanno determinato l’aumento dei costi delle materie prime, dai concimi ai materiali agricoli, in generale, fino al gasolio agricolo. Mentre il reddito non subisce incrementi, i prezzi delle vendite diminuiscono notevolmente anche sui prodotti primari". Lo denuncia in un comunicato Copagri Calabria, che prosegue: "oggi il costo del gasolio agricolo si aggira attorno ad 1,60 euro al litro con uno scarto, praticamente, di pochi centesimi rispetto al costo ordinario del gasolio. La mancata sostenibilità economica delle aziende agricole mette a rischio il realizzare, da parte degli agricoltori, le operazioni colturali e, pertanto, le produzioni agricole".
"La funzione dell’agricoltura e dell’allevamento nazionale, in linea con la visione e i principi dell’Unione Europea, è fondamentale per prevenire il dissesto idrogeologico e, in vista dei mesi più caldi della stagione estiva, nella prevenzione di fenomeni di vasti incendi. È necessario, pertanto, intervenire nel calmierare i prezzi nel più breve periodo possibile per tutelare le produzioni agricole. Le misure da introdurre devono tener conto della necessità di un prezzo sostenibile, ma anche di tempi brevi con la quale si dovranno realizzare le stesse senza compromettere le campagne agricole prossime e la sussistenza delle aziende territoriali" prosegue l'associazione di categoria. "Pertanto, a titolo esemplificativo, proponiamo, nel breve periodo, per garantire uno sconto che determina un’immediata boccata di ossigeno per gli agricoltori e allevatori, di estendere la misura del credito di imposta o di fare un accordo con gli istituti bancari per operare degli sconti in fattura.Nel medio lungo periodo, lo Stato dovrà riflettere sull’opportunità di calmierare le accise sul gasolio agricolo".
"Tenendo conto della fase congiunturale, chiediamo un intervento istituzionale affinché si incentivino, in termini economici e burocratici, l’espansione delle agroenergie. Infatti, una visione della diffusione delle agroenergie nel Paese può essere la risposta concreta all’aumento speculativo di talune materie prime, affinché nel tempo vi sia autosufficienza energetica e, soprattutto, una stabilità nei prezzi nel pieno rispetto dell’ambiente. Proponiamo a tal fine che le Regioni si facciano promotori di tavoli permanenti di conferenze di servizi con i Comuni, con il fine di agevolare le aziende agricole nella realizzazione degli impianti di agroenergie" si legge ancora nella nota. "Alla Regione Calabria proponiamo di cogliere la sfida delle agroenergie destinando le risorse economiche in avanzo da precedenti programmazione per le stesse. Siamo certi che il nostro appello verrà colto e renderà l’azione dell’assessorato e dei nostri rappresentanti nazionali del settore più forte e incisiva. In questi mesi, il dipartimento agricoltura guidato dall’assessore Gallo ha dimostrato grande attenzione ai problemi atavici dell’agricoltura e dell’allevamento calabresi, affrontandoli ricercando soluzioni realizzabili in tempi utili e in linea con quelli imprenditoriali".
"Chiediamo ora alle Istituzioni di intervenire in modo tempestivo prima che le ricadute, economiche e sociali, di questo periodo congiunturale possano essere definitive e irreparabili, determinando il corso dei mesi prossimi e delineando una visione più ampia per il settore" concludono.