Moto d’acqua sotto costa, nessuna tolleranza dalla Guardia Costiera di Gioia Tauro
Con l’avvio della stagione estiva ha avuto inizio, anche nel compartimento marittimo di Gioia Tauro, la tradizionale operazione Mare Sicuro che vede impegnato il personale della Guardia Costiera a tutela della sicurezza di bagnanti e diportisti che scelgono le coste e i mari italiani per le loro vacanze estive.
Sotto il coordinamento della Direzione marittima di Reggio Calabria, la Capitaneria di porto gioiese e la dipendente delegazione di spiaggia di Palmi stanno operando con l’impiego coordinato di mezzi navali e pattuglie terrestri per assicurare una capillare vigilanza sul litorale di giurisdizione e garantire, in particolare, l’inderogabile rispetto dei limiti di navigazione in prossimità della costa e la salvaguardia della zona riservata alla balneazione, puntando a prevenire – e se del caso reprimere - comportamenti pericolosi e irresponsabili da parte degli utenti del mare.
Non mancano purtroppo indisciplinati diportisti – soprattutto alla guida di acquascooter – che credono di poter utilizzare senza alcuna regola gli specchi d'acqua invece destinati esclusivamente ai bagnanti. Già numerosi verbali sono stati elevati a conduttori di acquascooter sorpresi a navigare in zone vietate lungo il litorale di Palmi, comportando in alcuni casi anche il sequestro amministrativo del natante. Se la navigazione viene effettuata con particolare imprudenza o imperizia mettendo a rischio la sicurezza dei bagnanti e l’incolumità pubblica, potrà inoltre conseguire la sospensione della patente nautica per un periodo fino a 90 giorni.
È quindi il caso di ricordare che per questa particolare tipologia di mezzi nautici è consentita la navigazione solo oltre i 500 metri dalla costa e, comunque, senza mai navigare in fase planante fino ai mille metri (proprio per evitare il rischio di non scorgere un eventuale bagnante per l’eccessiva velocità). Altrettanta attenzione verrà inoltre assicurata al rigoroso rispetto della presenza degli assistenti bagnanti presso tutte le strutture balneari, nelle quali non è consentito sospendere per alcuna ragione la piena efficienza del servizio di salvamento durante l’orario di balneazione.