Al Castello di Cosenza omaggio ad Ovidio con gli attori Lo Verso e Cosentini

Cosenza Tempo Libero

Lunedì prossimo, 18 Luglio, alle 21, al Castello Svevo di Cosenza, va in scena “Mito in Fabula”, con Enrico Lo Verso accompagnato da musicisti straordinari e da ospiti speciali, che per ogni spettacolo porteranno il loro omaggio al poeta Ovidio e alla sua opera più celebre, Le Metamorfosi.

L’evento nasce con l’intento di avvicinare il pubblico alla lettura e alla classicità, abbattendo quella diffidenza che accompagna certe opere memorabili, ma considerate del passato.

A Cosenza l’ospite d’eccezione sarà Alessandro Cosentini, calabrese di origine, diplomato all'Accademia d'Arte drammatica "Silvio D'Amico" di Roma.

Dopo aver recitato in vari spettacoli teatrali e al cinema è diventato un volto noto delle fiction L'allieva, Che Dio ci aiuti, CentoVetrine, Il paradiso delle signore, tra l’altro proprio nella soap Cento Vetrine ha già avuto modo di lavorare con Lo Verso. Nello spettacolo porterà il suo omaggio al Mito attraverso la lettura di un racconto da Le Metamorfosi.

Tra musica e parole gli artisti porteranno in scena storie ri-lette con un linguaggio contemporaneo, efficace ed essenziale, che riattualizzano il mito, diventano pretesto per raccontare un mondo, in cui nella ricerca del sé, ognuno affonda nelle radici del proprio vissuto che spesso è collettivo.

La regia, di Alessandra Pizzi, sceglie un allestimento semplice per portare un capolavoro della classicità tra la gente, parafrasa il carro di Tespi della commedia dell'arte, rimanda al mondo del circo.

Lo spettacolo si avvale della preziosa consulenza di Nicola Pice, autore anche delle originali traduzioni. Musicisti d’eccezione, Francesco Mancarella al pianoforte e Lorenzo Mancarella al clarinetto sostengono il racconto, rievocano dimensioni oniriche e interpretano la favola.

A sottolineare la magia le coreografie di danza di Marilena Martina, scandiscono il tragico volo di Icaro, l’entusiasmante nascita della Primavera, il commovente amore di Callisto, l’ira di Atena e la sorte di Aracne, la bellezza inafferrabile di Narciso.