Il jazzista Charles Lloyd il 23 luglio sarà al parco archeologico di Borgia
Avere più di 80 anni e non aver mai suonato meglio. Lui è Charles Lloyd, leggenda della musica jazz mondiale che sabato 23 luglio sarà ad Armonie d'Arte. Il celebre sassofonista, espressione di quando la profondità del suono riflette una vita di esperienza, si esibirà al Parco Archeologico di Borgia, in provincia di Catanzaro, per la XXII edizione del Festival diretto da Chiara Giordano. Ad accompagnarlo ci sarà Bill Frisell, uno dei maggiori chitarristi americani dagli anni '80 ad oggi, insieme a Reuben Rogers al basso e Kendrick Scott alla batteria.
Candidato alla Memphis Music Hall of Fame, destinatario del prestigioso Chevalier des Arts et Lettre dal ministro della cultura francese e nominato “Jazz Master” dal National Endowment for the Arts, il più alto onore che gli Stati Uniti possano tributare ad un musicista jazz, Lloyd ha una storia leggendaria nel mondo della musica e potrebbe sicuramente essere in grado di rallentare e riposare sugli allori ma continua a viaggiare ad una marcia più alta e ben calibrata. I suoi concerti e le sue registrazioni sono eventi di incontaminata bellezza ed eleganza, pieni di emozioni e passioni intensamente sentite che toccano nel profondo del cuore. Non un mero intrattenimento, ma l'espressione potente e incorrotta della bellezza attraverso la musica.
Sulla connessione tra questo concerto, il macro tema del Festival (Nuove Rotte Mediterranee) e la sua declinazione per l’annualità 2022 (Transiti) Chiara Giordano commenta: "Il mondo americano e quello europeo hanno un dialogo acclarato e solido, non fosse altro perché il mondo americano ha una radice europea ed italiana fortissima. E dell’Italia tanta America ne ha parlato i dialetti, quelli del sud soprattutto. Quell’Italia ha viaggiato lungo rotte mediterranee. Le stesse che poi, pur diventando atlantiche, hanno conservato e portato quella cultura sviluppata nel cuore del Mare nostrum e matrice nobile dello spirito occidentale tutto, dei suoi concetti e pratiche, antiche e ancora fondamentali, di giustizia e libertà. Italia–America–Italia e così via, appunto transiti fecondi che hanno generato il nostro tempo".