Crotone. Al Museo e Giardini di Pitagora Carmine Abate presenta “Il cercatore di luce”
“Il cercatore di luce”, l’ultimo romanzo di Carmine Abate, verrà presentato al Museo e Giardini di Pitagora di Crotone, venerdì 19 agosto alle 19.
Avvalendosi di un meccanismo narrativo ad alta precisione alimentato da una lingua insieme morbida e acuminata, Abate scolpisce un potente romanzo corale che affronta temi universali: la vita, la natura, la morte.
In un romanzo epico e visionario, lo scrittore calabrese torna a raccontare un'appassionante storia famigliare, e vi intreccia con maestria la straordinaria avventura esistenziale e artistica di uno dei nostri più grandi pittori, muovendosi – con l'autorevolezza di chi li conosce nelle più segrete profondità – in luoghi lontani ma dalla identica, struggente meraviglia: dal Trentino di Arco e della Scanuppia, paradiso naturale degli urogalli, alle altezze sublimi di Maloja, all'altopiano della Sila, monumento alla bellezza nel cuore del Mediterraneo.
Nato a Carfizzi, in provincia di Crotone, da una famiglia arbëreshë, dopo essersi laureato in Lettere all'Università di Bari Abate si trasferisce ad Amburgo, in Germania, presso il padre emigrato.
È autore di numerosi romanzi e racconti di successo. Nel luglio del 2009, con il suo romanzo Gli anni veloci, vince la terza edizione del "Premio Letterario Nazionale Tropea - Una regione per leggere”.
Il risultato plebiscitario della giuria, composta da un comitato popolare di varia estrazione culturale e da tutti i sindaci calabresi, ha confermato l'affetto e l'attenzione per questo autore della sua regione d'origine.
I temi prevalenti nelle opere di narrativa di Abate sono il ricordo delle tradizioni culturali di origine, soprattutto delle piccole comunità arbëreshë, e l'incontro con le popolazioni che risiedono laddove più forte è l'emigrazione del Meridione.
I racconti di Abate, emigrato da giovane in Germania per motivi di lavoro, sono frutto dell'esperienza diretta dell'autore in Germania e nell'Italia settentrionale. In alcune opere di Carmine Abate, specialmente nella raccolta di racconti intitolata Il Muro dei Muri, viene dato rilievo a quello che è il vero nemico della società, il razzismo, la barriera più grande che esiste al mondo e che cerca di dividere gli uomini, motivo d'incomprensione e d'incomunicabilità tra questi ultimi.
Il 1º settembre 2012 vince la 50ª edizione del Premio Campiello con il romanzo La collina del vento.