Furti “organizzati” nei supermarket di Calabria e Sicilia: sgominata banda di rumeni
Sette persone, tutte di origine rumena e dimoranti a Reggio Calabria, sono stata arrestate stamani e sottoposte ai domiciliari essendo sospettare di far parte di una presunta banda responsabile di una serie di furti avvenuti in diversi supermarket calabresi e siciliani.
Il provvedimento arriva al termine delle indagini condotte, a partite da marzo scorso, dai carabinieri della Stazione di Bovalino dopo le denunce di diversi “colpi” avvenuti in alcuni market della Locride.
Gli investigatori hanno così passato al setaccio le immagini registrate dagli impianti di video sorveglianza degli esercizi commerciali interessati e i sistemi di rilevazione delle targhe delle auto, piuttosto diffusi sul territorio.
Il tutto è stato poi messo a sistema con quanto appreso dalle denunce e con le informazioni rilevate dalle Banche dati, arrivando a ipotizzare esistesse un’associazione per delinquere con base operativa nel capoluogo dello Stretto “fondata sulla predisposizione di mezzi comuni” e su una struttura organizzativa stabile capace di consentire di poter eseguire, tra il 2019 e l’anno in corso, un numero ancora indeterminato di furti.
Gli esiti emersi dalle indagini, hanno consentito di raccogliere gravi indizi nei confronti degli indagati di oggi e, sulla base anche dell’ipotesi d’accusa accolta dal Gip, di ricostruirne il modo di agire.
Secondo gli inquirenti, i malfattori avrebbero agito prevalentemente a coppie e in maniera coordinata, entrando nei negozi a distanza di alcuni minuti dagli altri complici; nascondendosi addosso la merce sottratta grazie all’uso di vestiti ampi ed adatti allo scopo o dentro borse e zaini; recandosi poi alla cassa per pagare solo merce di poco valore, consentendo contestualmente ad un’altra coppia di compiere la stessa azione.
La misura cautelare, eseguita dai Carabinieri della Compagnia di Locri, coadiuvati dai colleghi del Comando Provinciale di Reggio Calabria, è stata emessa dal Gip del Tribunale di Locri su richiesta della Procura della Repubblica locale.