Condannato all’ergastolo per l’omicidio Bruciafreddo: si dà alla macchia. Catturato
È durata solo due mesi la latitanza di Antonino Perla, 32enne condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio di Eduardo Bruciafreddo, ammazzato a Reggio Calabria, il 3 agosto del 2010, all’età di 28 anni (QUI). L’uomo è stato difatti rintracciato ed arrestato dalla Squadra mobile del capoluogo.
Dopo il fatto di sangue, le indagini condotte allora dalla Polizia di Stato portarono a ritenere che Perla, quel giorno, fosse andato a casa della vittima, avesse suonato al campanello e, dopo aver atteso che Briciafreddo scendesse, gli avesse esploso contro tre colpi di pistola calibro 7,65, colpendolo mortalmente al torace ed alla gola, per poi fuggire a bordo di un ciclomotore.
Il movente del delitto fu individuato in una lite tra la vittima ed il suo presunto omicida avvenuta giorni prima all’interno di un locale.
Il 32enne, dopo la sentenza definitiva di condanna emessa dalla Corte di Cassazione il 30 giugno scorso, si era sottratto all’esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale, ragion per cui gli investigatori della Mobile hanno intrapreso subito un’intensa e particolareggiata attività investigativa che ha consentito di individuarlo nella zona sud del capoluogo, in un appartamento in cui aveva trovato rifugio.
A quel punto, gli agenti della Mobile hanno circondato l’edificio ed una volta entrati all’interno hanno bloccato ed arrestato Perla, senza che lo stesso potesse provare a scappare. Denunciata anche in stato di libertà, per procurata inosservanza di pena, una donna trovata nello stesso appartamento.
Omicidio Eduardo Bruciafreddo