Morano. 140° della nascita di don Carlo De Cardona, celebrazione di Mons Bertolone

Cosenza Attualità

A meno di sei mesi dall’avvio del processo di beatificazione del servo di Dio, Carlo De Cardona, insigne sacerdote moranese, apprezzato per virtù e opere, vissuto a cavallo tra il XIX e il XX secolo, la diocesi di Cassano Jonio e la comunità locale lo ricorda mercoledì 4 maggio prossimo alle ore 18.00, in occasione del 140° anniversario della nascita, con una solenne concelebrazione Eucaristica presieduta da S.E. mons. Vincenzo Bertolone, ordinario del luogo, nella Chiesa collegiata di Santa Maria Maddalena. «I santi non sono immagini sbiadite del passato ma figure esemplari e testimoni storici della chiamata dei fedeli alla santità. Cittadini celesti, amici di tutti noi pellegrini sulla terra, ci invitano ad aprirci alla luce sottraendoci al quotidiano spettacolo del male», ebbe a dire il Pastore cassanese il 25 novembre scorso all’insediamento del Tribunale diocesano che indaga sulle qualità di don Carlo. Oggi, con questa ulteriore iniziativa voluta per elevare lodi a Dio ed esortare i fedeli alla fiducia, si dimostra quanto concreta e sentita fosse quell’allocuzione. Per nulla ampollosa. Anzi! Il richiamo ad imitarli, i santi, si materializza nella quotidianità del singolo individuo mai scollata dalla realtà che lo circonda. Come dire? Testa e piedi ben saldi a terra; cuore proiettato al cielo. In fondo è questo il cammino proposto dalla Chiesa. Una Chiesa impegnata in una nuova evangelizzazione e alla quale non mancano fulgidi paradigmi da additare ai figli di ogni razza e condizione sparsi nel pianeta.

Lui, don Carlo, figura ieratica, infaticabile nell’esercizio eroico delle funzioni presbiterali, ha saputo intercalare magistralmente preghiera e azione: assistendo il prossimo; lavorando nell’intendo unico di affrancare il povero dal disagio e riscattarlo da una miseranda e penosa condizione sociale - cagionata da costumi, leggi e vergognosi atavici privilegi feudali e borghesi i cui strascichi sovente ancora si avvertono – che opprimeva il popolo e inibiva ogni pur minima forma di sviluppo. Si chiama promozione umana e si riassume in un unico lemma: amore. Saperla sostenere nel contesto dei tempi, conformando la vita ai consigli evangelici predicati e sperimentati da Gesù Cristo, è la grande sfida. Gli esempi, per preti e fedeli, laici e religiosi, politici e intellettuali, fortunatamente si sprecano. Don Carlo, definito da Giovanni Paolo II il “gigante del cattolicesimo calabrese”, ora segue dal Cielo le caduche vicende secolari, protegge, intercede e… attende. Libero da lacci, vincoli e limiti materiali, aspetta paziente che gli uomini riconoscano seguendo le complesse e severe procedure canoniche, garanzia di serietà e compostezza per credenti e non, la sua santità. …Ciò che il Divino ha già decretato. Ogni documento utile al processo e/o le grazie ricevute per intercessione del Servo di Dio, si possono trasmettere all’Episcopio, Piazza Eusebio, 1 – 87011 Cassano all’Jonio. In alternativa si può utilizzare la casella elettronica Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. o i numeri telefonici 0981/71006 – 331/6481944.