Aggressione in Comune, Voce sbotta: “colpa di una campagna d’odio che ha minato il vivere civile”
Un sit-in in piazza della Resistenza per esprimere solidarietà al Consigliere Fabrizio Meo e ai due dipendenti che sono stati aggrediti ieri nel palazzo Municipale di Crotone da una persona (QUI), già stata identificata, e che nel parapiglia avrebbe danneggiato anche l’ufficio di un altro dipendente comunale. Sull’accaduto, e sui motivi che lo hanno scatenato, e subito denunciato, sta indagano la Digos della Questura locale.
La decisione di organizzare la manifestazione è stata resa pubblica oggi dal sindaco del capoluogo pitagorico Vincenzo Voce che ha puntualizzato come la stessa sia anche necessaria per denunciare quello che il primo cittadino descrive come “un clima che si è fatto intollerabile” in città e che “sta minando non solo l’attività dell’istituzione ma il vivere civile. Sta minando la serenità dei singoli”.
Secondo Voce, nei confronti della sua amministrazione, già dai primi giorni del suo insediamento, si è sarebbe scatenata una campagna “di attacchi e diffamazione, di insulti che non ha risparmiato nessuno”; campagna che a detta del sindaco avrebbe quindi finito per esasperare gli animi “portando alle conseguenze che abbiamo registrato tristemente ieri ma che già nei mesi scorsi avevano dato preoccupanti segnali.”
“Una campagna, orchestrata via social, che è nata subito dopo l’avvio di questa consiliatura” sbotta Voce che si chiede poi “cosa può aver fatto un sindaco nei primi giorni del suo insediamento se non scegliere componenti della giunta, staff e collaboratori più stretti?”
Per il primo cittadino crotonese, però, non sarebbe solo questa motivazione “di bassa lega” ad aver indotto a questa asserita campagna diffamatoria.
“La realtà - sostiene Voce - è che questa amministrazione ha spazzato via un sistema consolidato che aveva portato la città sull’orlo del baratro ed è chiaro che, non potendo frapporre altro, si tenta di destabilizzare l’attività amministrativa attraverso una campagna diffamatoria che non risparmia nessuno”.
“Quando vedi un cosiddetto leader politico, che ha fatto il bello e il cattivo tempo in questa città, condividere ed approvare le minacce rivolte all’attuale amministrazione comprendi che dietro questo ‘odio social’ si nasconde ben altro” continua il sindaco sostenendo che se fino ad oggi non abbia reagito a tutto ciò è stato “per evitare di alimentare un clima che non fa bene né ai singoli né alla comunità”.
Per Vincenzo Voce, però, la situazione sarebbe ora degenerata: “come abbiamo tutti visto, e il sit-in di questa mattina ha voluto essere un momento non solo di solidarietà ma anche di invito alla riflessione collettiva. Abbiamo già denunciato all’Autorità Giudiziaria e continueremo a farlo nei confronti di chi, artatamente, accresce il clima di odio verso l’amministrazione e le singole persone che ne fanno parte, amministratori o dipendenti che siano”, precisa il sindaco.
L’invito che si è voluto lanciare oggi, conclude Voce, è quello di abbassare i toni mentre lancia anche un appello alla comunità ovvero “di avere fiducia in chi democraticamente è stato chiamato ad amministrare la città. Continuiamo ad operare avendo quale unico obiettivo il bene della nostra comunità”, conclude il primo cittadino.