Da estorto si ritrova sotto processo: la vicenda paradossale di un imprenditore
Un noto imprenditore (V.S. le sue iniziali), patron di un gruppo che tratta interessi diversi, con un occhio sempre attento alle attività di beneficienza e al sociale, da vittima di estorsione si è trovato imputato per lesioni aggravate, violenza privata, minacce e diffamazione.
Dopo il processo il Tribunale di Castrovillari, accogliendo la richiesta formulata dal suo difensore, l’avvocato Ettore Zagarese, lo ha però assolto per insussistenza dei fatti.
La storia risale a qualche anno fa quando l’imprenditore si vedeva costretto a sporgere quattro denunce in cinque giorni perché vessato dalle continue richieste di denaro da parte di una persona; denaro che, se non puntualmente consegnato, scatenava la sua ira con reazioni scomposte, minacce di morte e ripetuti danneggiamenti ai beni dell’azienda.
Nel mentre la vittima attendeva la trattazione dei processi giudiziari relativi alle sue denunce la vicenda aveva assunto toni che il suo legale non ha esitato a definire “da farsa” per cui da denunciante l’uomo si era scoperto, sgomento e allibito, sotto processo perché nel frangente era stato denunciato dal presunto estortore.
Processo che si era articolato in una lunga istruttoria con l’audizione di diversi testimoni e l’acquisizione di una grossa mole di documenti. Al termine dell’istruttoria il Pm aveva chiesto la condanna dell’imprenditore a nove mesi di reclusione.
Di diverso avviso l’avvocato Zagarese, che ha dimostrato come l’accusa mossa all’imprenditore fosse falsa, tanto da chiedere al termine dell’arringa la trasmissione degli atti alla Procura perché proceda contro il denunciante per il relato di falsa testimonianza, chiedendo e ottenendo dal Giudice l’assoluzione del proprio assistito.