Dialogo interrotto con Asp, sindacati minacciano stato di agitazione

Catanzaro Salute

"Con forza chiediamo la riapertura di quel dialogo che si è interrotto il 20 luglio scorso con la convocazione urgente di tutte le organizzazioni sindacali e l’istituita nuova Rsu indicando un termine di 10 giorni dalla data della presente; in caso contrario saremo costretti a proclamare lo stato di agitazione".

E’ quanto scrivono al Commissario straordinario Asp Catanzaro per la Fp Cgil, Amalia Talarico; per la Fials, Irene Torchia; per Nursind, Filippo Forti; per Nursing up, Fabio Bruschi; per Uil Fpl, Giuseppe Federico; per la Rsu Asp Cz, Antonella Drosi.

"Non possiamo, però, non rilevare - aggiungono - un sostanziale immobilismo da parte di questa Amministrazione in merito ad una serie di problematiche, più volte evidenziate, con missive sindacali e nel confronto conoscitivo con la Rsu, tenutosi a Lamezia Terme il 20 luglio scorso che ad oggi non hanno purtroppo avuto alcun esito».

Le sigle sindacali fanno riferimento innanzitutto alla Produttività anno 2019.

"Ad oggi – dicono - a quasi 4 anni non si ha alcun riscontro su quando i dipendenti della nostra Azienda percepiranno le somme dovute; pare che l’Oiv ad oggi non si sia ancora riunito per l’esame della documentazione, fase propedeutica e necessaria ai fini della definizione della procedura».

Poi alla Contrattazione decentrata anno 2020 e 2021 , "ad oggi ancora disattesa - fanno notare - con grave pregiudizio, professionale ed economico, per il personale dipendente che si attende di partecipare alle progressioni economiche orizzontali e verticali".

Quindi agli "incarichi di funzione organizzativa (ex coordinamenti): Dalla data del 22 agosto scorso – evidenziano -, termine ultimo di presentazione delle domande di partecipazione al relativo bando, non si ha alcun segno che possa farci prevedere un avvio a breve delle procedure selettive per i 52 posti indicati dall’Azienda che potrebbero rappresentare un importante slancio organizzativo/funzionale oltre che una rivalutazione delle professionalità dei dipendenti che hanno giustamente pensato di dover partecipare a questa importante selezione».

Non manca la questione Premio Covid 19 che "nonostante l’annuncio della Regione di sblocco dei finanziamenti finalizzati a retribuire le spettanze dovute dai lavoratori – annotano - non si ha ancora alcun riscontro se e quando gli stessi lavoratori prenderanno gli importi dovuti".

E nemmeno quella relativa all’Organismo paritetico per l’innovazione. "Ad oggi questo Organismo previsto dall’art. 7 del Ccnl, non si è mai riunito – sottolinenano -. Un tale atteggiamento di chiusura da parte dell’Azienda ci sembra incomprensibile e non rispettoso dei rapporti che sarebbe auspicabile ci siano tra le parti, tenuto conto che tra i compiti di tale Organismo composto in modo paritetico tra parte pubblica e sindacale, vi sono una serie di argomenti che se affrontati con un’ampia partecipazione e condivisione, potrebbero influire positivamente al fine del miglioramento dei servizi e miglioramento della qualità del lavoro, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, formazione, benessere organizzativo e altro".

Quindi il pagamento delle indennità parte variabile del 2018/19/20/21 dei Coordinatori, nonché applicazione dell’art. 29 comma 6 del Ccnl 2016/18 su festività infrasettimanali ed art. 27 comma 12 del CCNL 2016/18 per vestizione svestizione e passaggio di consegne nei settori che garantiscono la continuità assistenziale sulle 24 ore.

Infine i buoni pasto. Dopo aver premesso che il valore economico ad oggi per i dipendenti dell’Asp di Catanzaro è il più basso di tutta la Calabria, chiedono che, "come per altra azienda della stessa città, il valore venga aumentato a 7 euro con l’utilizzo di tessera magnetica. Si evidenzia inoltre che nella recente distribuzione dei buoni pasto relativi al primo semestre 2022, alcuni dipendenti hanno avuto cassati diversi buoni mensa a causa dell’impostazione del sistema informatico in uso che a parere degli scriventi va rivisto, prevedendo una certa flessibilità della pausa pranzo.

Sollecitiamo inoltre una più celere tempistica di erogazione dei buoni pasto".

Da qui la conclusione. "Tante altre - chiosano - sono le argomentazioni che le scriventi organizzazioni sindacali e la Rsu, avrebbero la necessità di portare all’attenzione della Direzione aziendale ma, per brevità di esposizione ci siamo soffermati su parte dei punti che riteniamo fondamentali per il miglioramento dei servizi all’utenza e per restituire la giusta motivazione ai dipendenti".