Cosenza, dichiarazione del candidato a sindaco Paolini
Il candidato a sindaco di Cosenza, Enzo Paolini, ha dichiarato che “la sanità calabrese e cosentina paga ritardi accumulatisi in un lungo periodo di tempo (almeno un ventennio), determinati da una molteplicità di ragioni, prima fra tutte l'incapacità di assumere scelte coerenti e coraggiose per costruire un sistema sanitario regionale efficiente, altamente professionalizzato e, soprattutto, pienamente rispondente alla domanda di salute da parte dei nostri concittadini. Troppo spesso in passato sono stati assecondati più i localismi ed i particolarismi che non il progetto, la costruzione organica di un sistema sanitario efficace ed efficiente. Tutto ciò ha, inevitabilmente, portato alla grave situazione in cui ci troviamo oggi”. Paolini ha proseguito dicendo che “da quando si è insediata la nuova Giunta regionale guidata da Scopelliti, purtroppo, tutto è rimasto come prima. Non è stata registrata alcuna inversione di tendenza. I problemi di ieri sono quelli di oggi e, in qualche caso, si sono anche aggravati a causa di nuovi tagli e restrizioni che hanno reso estremamente difficile la gestione della sanità in Calabria e in provincia di Cosenza. In tal contesto l’ospedale regionale dell’Annunziata, che è una struttura di riferimento centrale su cui si riversa una domanda di cura della salute e di prestazioni sanitarie che vanno oltre la Calabria, sta subendo un progressivo processo di indebolimento che genera legittime preoccupazioni nei cittadini ed un disagio crescente tra gli operatori sanitari che sono costretti ad operare in condizioni di difficoltà sempre più evidenti. L’Annunziata, che come è noto è classificato come centro “HUB”, ha urgente bisogno di interventi concreti e mirati al potenziamento di servizi necessari per rispondere, nei tempi richiesti, alla domanda di cura di molteplici patologie per le quali i cittadini di Cosenza e della provincia si rivolgono alle sue strutture. La grave situazione in cui versa questo importante presidio ospedaliero è sotto gli occhi di tutti ed è ormai oggetto di denunce e di proteste quotidiane. Si va dall'emergenza in cui versa il pronto soccorso alla mancanza di tutela per la sicurezza sul posto di lavoro e le frequenti aggressioni agli operatori, dalla carenza di personale medico e paramedico in molti reparti alle difficoltà riscontrate nelle liste d'attesa, dalla mancata stabilizzazione dei precari alla sospensione unilaterale degli emolumenti previsti dal contratto di lavoro. Su 3000 unità lavorative previste in pianta organica ne mancano all’appello circa 1300 u tra infermieri, OSS e dirigenza medica. Gli strumenti tecnologici sono obsoleti e abbondantemente superati. Gli edifici sanitari necessitano di investimenti per la messa in sicurezza e per la ristrutturazione per garantire stabilità e sicurezza alle strutture e, nello stesso tempo, adeguati standards alberghieri ai vari reparti”. Paolini ha concluso dicendo che “rispetto a questa situazione ci saremmo aspettati la programmazione e la realizzazione di interventi concreti, mirati ed urgenti, anche in considerazione del fatto che questo è tra quegli ospedali sui quali sicuramente bisogna puntare per garantire alle nostre popolazioni prestazioni di qualità. Per questo motivo non può non preoccupare la completa assenza di attenzione da parte di chi ha la responsabilità delle politiche sanitarie, a partire dal Commissario Straordinario e Governatore della Calabria, on. Giuseppe Scopelliti, nei confronti di una struttura ospedaliera importante e storicamente all’avanguardia come l’Annunziata. Subito dopo Pasqua convocherò un incontro, con l’apporto degli operatori sanitari, per mettere a punto un programma preciso e mirato sul quale aprirò, senza subalternità e ammiccamenti, il confronto necessario con la Regione. Cosenza merita attenzione e rispetto, a partire dalla cura e dalla tutela della salute dei suoi cittadini che, nell’ospedale dell’Annunziata, hanno avuto sempre un punto di riferimento qualificato e sicuro”.