Università: “Catanzaronelcuore” sul corso di Veterinaria
Siamo rimasti colpiti dall’intervento insolito e sorprendente del Rettore dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, prof. Francesco Saverio Costanzo, il quale ha espresso la sua gratitudine al governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti per aver inviato una lettera di sensibilizzazione al ministro Gelmini in cui si chiede la salvaguardia del corso di Veterinaria. - È quanto si legge in un comunicato diffuso alla stampa dal Movimento Civico “Catanzaronelcuore” - Ringraziamo anche noi il presidente della giunta regionale per la missiva inviata a Roma, nella certezza che questa non mascheri contingenze legate alla campagna elettorale in corso, ma che sia foriera di un suo impegno concreto ed efficace rivolto alla valorizzazione dell’Ateneo. E ovviamente ringraziamo il Rettore per la nota stampa con cui si compiace della “azione sinergica portata avanti su più livelli” fra le istituzioni al fine di garantire la sopravvivenza della Veterinaria nell’offerta formativa dell’Ateneo di Catanzaro. Ma in questo turbinio di vicendevoli ringraziamenti – si continua a leggere nel comunicato - non possiamo non sorprenderci del fatto che il Prof. Costanzo, finalmente, si sia accorto che l’Università di Catanzaro debba essere difesa. Infatti ci chiediamo come mai il Rettore, oggi stucchevolmente incline al ringraziamento, nel passato non abbia sentito analoga necessità di tutelare l’Ateneo e di esprimere il suo dissenso quando si attuava la duplicazione dei Corsi di Giurisprudenza presso le Università di Reggio e di Cosenza; quando la Gelmini sopprimeva le scuole di specializzazione medica, le uniche presenti in Calabria; quando veniva doppiato all’Unical il corso di Ingegneria Biomedica appena attivato a Catanzaro; quando veniva disposta la chiusura di Scienze Motorie; quando si accendeva il dibattito a Catanzaro sul previsto trasloco della Cardiochirurgia dal capoluogo regionale verso altri lidi; quando, proprio in queste ultime settimane, a Cosenza veniva concepita l’insensata richiesta di creare una seconda facoltà di Medicina e Chirurgia in Calabria.
Quelle appena elencate – e senza dimenticare la vicenda della prestigiosa Accademia di Belle Arti – sono state battaglie di volta in volta combattute dal nostro Movimento, per le quali abbiamo sistematicamente sensibilizzato la classe politica regionale e nazionale eletta in Calabria, nonché richiesto segnali di vita al locale mondo accademico che ci è apparso poco energico, affinché la questione della Università di Catanzaro fosse messa al centro dell’attenzione: su questi argomenti non ci pare di aver registrato pubblici interventi da parte del Rettorato dell’Università “Magna Græcia” né di aver rilevato quella sinergia istituzionale tanto decantata quanto debole o inesistente. Ciononostante auspichiamo, al contrario del passato, che il prof. Costanzo si faccia interprete delle istanze culturali del territorio, aprendosi a questo e prendendo in considerazione l’ampliamento di nuove e utili offerte formative, magari da insediare nel centro storico.
Su tutte queste vicende – conclude il movimento - attendiamo risposte sia dal mondo accademico (stranamente taciturno sulla faccenda Cardiochirurgia) che da quello politico. Risposte possibilmente concrete. Possibilmente non funzionali alla campagna elettorale ma all’esclusivo interesse generale.