Sanità. Tavernise e Baldino (M5S): “si riporti imboscati in corsia. Pronti a depositare proposta di legge”
“A quanto ammontano i medici, gli infermieri, gli ausiliari, gli imboscati della sanità calabrese negli uffici amministrativi o adibiti a mansioni diverse da quelle per cui sono stati assunti?”
La domanda la pongono al governatore della Calabria Davide Tavernise e Vittoria Baldino, rispettivamente capogruppo in Consiglio Regionale e deputata del Movimento Cinque Stelle ricordando che se lo steso Occhiuto è stato nominato, nel 2021, dal Consiglio dei Ministri, commissario ad acta per la sanità calabrese, con, tra gli altri, “il compito prioritario di ricondurre i livelli essenziali di assistenza sanitaria agli standard di riferimento è inaccettabile a distanza di quasi un anno, come ha denunciato il servizio giornalistico de ‘Le Iene’ andato in onda nell’ultima puntata, continuare ad assistere imperterriti alla pratica vergognosa degli imboscati”.
Tavernise e Baldino, dunque, auspicano un “deciso intervento” di Robero Occhiuto “perché verifichi insieme alle Asp quanto personale assunto per le corsie è finito ad archiviare documenti o a svolgere altre attività amministrative” mentre il M5S si dice pronto a fare la sua parte, con allo studio, infatti, una proposta di legge regionale per “riportare in corsia gli imboscati”.
“I dipendenti delle aziende sanitarie – sbottano i due grillini - non possono essere adibiti a mansioni diverse da quelle per le quali sono stati assunti, nel rispetto della categoria e del profilo professionale di appartenenza”.
“La Calabria non può continuare ad essere considerata una regione di ingiustizie e speculazioni di ogni sorta. Anche da questo passa la credibilità di una regione che vuole rialzarsi. Il m5s continuerà a dare un contributo fattivo ma intransigente su ogni tipo di ingiustizia” concludono Tavernise e Baldino.