Provincia Cosenza. Oliverio solidale con lavoratori U.T.B

Cosenza Attualità

Il Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio, è fortemente vicino e solidale ai lavoratori dell’Ufficio Territoriale per la Biodiversità (U.T.B.) di Cosenza che, al termine di un’assemblea svoltasi questa mattina a Camigliatello Silano, hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione a seguito del mancato avvio al lavoro di sette lavoratori a tempo determinato ed hanno annunciato nuove azioni di lotta in mancanza di interventi risolutivi. In una lettera inviata al Ministro delle Politiche Agricole, on. Francesco Saverio Romano e, per conoscenza, al Capo del Corpo Forestale dello Stato, ing. Cesare Patrone, dopo aver espresso grande amarezza e delusione per gli orientamenti di un Governo che continua a penalizzare il Mezzogiorno, la Calabria e la provincia di Cosenza, il presidente Oliverio ha chiesto l’autorevole e tempestivo intervento del rappresentante del Governo affinchè siano ripristinati i livelli occupazionali attraverso l’immediata riassunzione dei sette lavoratori precari e garantiti i servizi. “Ancora una volta – si legge, tra l’altro, nella missiva inviata al Ministro- la Calabria e le regioni meridionali, ricche di foreste, parchi e aree protette tra le più importanti d’Italia per estensione, sono state fortemente penalizzate dai tagli indiscriminati effettuati dal Governo con l’ultima manovra economica che ha ridotto del 50% l’importo del capitolo di spesa del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali riguardante l’assunzione del personale precario. Nella rimodulazione del personale da assumere, tale taglio in provincia di Cosenza si è addirittura trasformato in una riduzione del 99% dei livelli occupazionali”. “Lavoratori già fortemente penalizzati per lo stato di precarietà in cui sono vissuti fino ad oggi –conclude il Presidente della Provincia di Cosenza- si vedono ora negato anche l’accesso ad un minimo di reddito garantito dalle prestazioni previdenziali. Tutto ciò è insopportabile, soprattutto in una regione e in una provincia già fortemente penalizzate dalle politiche restrittive e discriminatorie di un governo sempre più antimeridionalista e leghista”.