60° della sciagura della petroliera “Soreghina”: la società civile non ha dimenticato

Vibo Valentia Attualità

Una Cerimonia di grande spessore sociale e culturale, intensamente partecipata e ricca di emozioni, per molti aspetti indimenticabile, quella che si è tenuta mercoledì scorso, 19 ottobre al porto di Vibo Marina in occasione del 60° Anniversario del sinistro della petroliera “Soreghina”.

Il sole è caldo sull’ antica baia di Porto Santa Venere, dall’alba il porto è in attività, due navi dallo scafo blu sono già ormeggiate assistite dai rimorchiatori.

E lì dove la banchina commerciale Bengasi si unisce alla banchina petroli Papandrea, un angolo di straordinaria bellezza che guarda ai fanali del porto ed alla vicina Pizzo, alle 11 è divenuto un decoroso “luogo della memoria”, per ricordare quel tragico venerdì 19 ottobre 1962.

Un programma semplice e ben organizzato, che ha avuto l’intento di onorare i tre marittimi vittime del lavoro in quel pomeriggio del ‘62, le loro famiglie, le Comunità di appartenenza; ricordare le tante azioni di eroismo del personale a bordo ed a terra; la commozione e la solidarietà della popolazione di Vibo Marina che si ritrovò all’inizio sola e smarrita, dopo unita e solidale verso i bisogni dei superstiti e delle famiglie.

L’evento è stato coordinato con il solito garbo da Paolo Valle che ha svolto una interessante relazione su quella tragica giornata di ottobre, su quanto vissuto all’epoca dallo scalo e dal paese, sugli atti di eroismo sulla nave e nel porto. Invitato a riflettere sui progressi fatti dalla scienza e dalle normative per una maggior sicurezza oggi nei luoghi di lavoro ed anche sulle navi, ma purtroppo non ancora sufficienti a ridurre le tante vittime sul lavoro.

A seguire, la testimonianza diretta del maresciallo Vittorio Stano che proprio quel giorno era di servizio alla Capitaneria di Porto; l’improvviso potente scoppio come fosse la deflagrazione di una grande bomba, lo stato di emergenza e l’accorrere veloce sul luogo dell’incendio, il difficile lavoro del personale ed il pericolo che da un momento all’altro scoppiassero anche le cisterne di benzina super della nave, l’allerta dei vigili del fuoco che dovettero giungere da lontano…

Quindi il delicato collegamento telefonico tra Vibo Marina e Porto Santo Stefano dove Anna Borelli, sorella di Ido deceduto nel porto in 19/1071962, con comprensibile emozione ha narrato ai presente alla cerimonia, “la bellezza e la simpatia del fratello, la sua passione per il mare, il suo primo imbarco imprevisto sulla Soreghina e la voglia di apprendere tutto suoi motori marini, i regalini già acquistati da portare alla mamma con i primi soldi guadagnati con il lavoro”.

Quindi è stata svelata dalla maestra Palma Romano, in rappresentanza di tutte le mamme, una decorosa targa commemorativa in marmo posta sul muro paraonde all’inizio banchina petroli Papandrea.

A seguire la benedizione della targa impartita dal viceparroco seguito da un minuto di silenzio scandito dalle note nel porto di un giovane trombettista. In essa si legge: Nel 60° del sinistro della petroliera “Soreghina”. A ricordo delle vittime Ido Borelli, Giovanni Lippi, Antonio Maggini . 1962-2022 . La Pro Loco di Vibo Marina”.

Dopo brevi interventi e ringraziamenti delle tante autorità presenti, al suono dell’Inno d’Italia e delle sirene dei rimorchiatori del porto, un marinaio della Capitaneria di Porto ed un rappresentante della Gente di Mare hanno lanciato in mare dalla banchina Bengasi, proprio dal punto dove si incendiò la petroliera, una corona di alloro dedicata ai tre marinai della “Soreghina” ed a tutti i caduti del mare.

Alla cerimonia, organizzata dalla ProLoco ETS di Vibo Marina, con la collaborazione dell’Istituto Comprensivo Statale “A. Vespucci” e della Parrocchia “Maria SS del Rosario” di Vibo Marina, tra l’altro, erano presenti, il Comandante della Capitaneria di Porto Luigi Spalluto, il Comandante Provinciale della GdF Massimo Ghibaudo, il comandante Stazione Navale GdF Pasquale Caiazza, la Polizia Municipale con il Vicecomandante Pasquale De Chiara, il Rappresentante dell’Autorità Portuale Valentina Cundari, il responsabile del Distaccamento portuale dei Vigili del Fuoco Luciano Lo Bianco, il direttore della Dogana Domenico Riso, Il nuovo vice Parroco don Bruno Rizzuto, il Dirigente scolastico Giuseppe Sangeniti, il Referente del Terzo Settore Giuseppe Conocchiella, il Rappresentante Gente di Mare Gianfranco Schiavone, inoltre i rappresentanti dei vari Servizi portuali, una nutrita rappresentanza di ragazzi delle scuole accompagnati dal prof. Andrea Mamone, cittadini comuni, soci e volontari della Pro Loco e di altre Associazioni.