Terremoto al Comune di Rende: indagati politici, funzionari pubblici e imprenditori
Tutto è partito da una indagine avviata sul progetto di sistemazione del piano viabile e della messa in sicurezza di Contrada Cutura, in località Piano Monello (in via Piemonte) e di varie zone del comune di Rende, così come per la pulizia del fiume Surdo dove si doveva verificare delle perdite alla rete fognante.
Le investigazioni, però, da lì si sono poi estese progressivamente - man mano che sarebbero venuti fuori alcuni elementi - ad altre vicende ritenute meritevoli di approfondimento.
Fino ad oggi, quando all’alba è scattato il blitz che ha portato all’esecuzione due dozzine di misure cautelari che hanno raggiunto altrettante persone che ricoprono anche cariche istituzionali, funzionari o dipendenti del Comune di Rende, imprenditori e professionisti.
In tre sono così finite agli arresti domiciliari, un’altra è stata sottoposta al divieto di dimora, otto sono state invece sospese dall’esercizio del pubblico ufficio e servizio e dodici interdette dall’esercitare attività professionale ed imprenditoriale.
Tra i divieti di dimora ed interdizione dai pubblici uffici spicca il nome del sindaco di Rende Marcello Manna, interdizione anche per il vice sindaco Annamaria Artese.
Ai domiciliari sono stati posto invece l’ex assessore Pino Munno, l’imprenditore Massimino Aceto ed il funzionario del Comune di San Vincenzo La Costa, Giovanni Motta.
Contestualmente è stato eseguito il sequestro di sei società, di manufatti e somme di denaro, depositate in conti correnti bancari.
I reati contestati sono, a vario titolo, la corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, la rivelazione di segreto di ufficio, il falso in atto pubblico, la turbativa d’asta, la frode in pubbliche forniture, il peculato e l’abuso in atto d’ufficio.
Le misure sono state emesse dal Gip del Tribunale di Cosenza, su richiesta della Procura locale, al termine delle indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Rende e dal Gruppo di Cosenza della Guardia di Finanza appunto sui lavori di cui accennavamo all’inizio.
Indagini che hanno interessato, in particolare, il noleggio a freddo dei mezzi d’opera di una società (oggetto del provvedimento cautelare) da parte dell’azienda in house Rende Servizi; l’affidamento diretto dei lavori relativi alla riparazione della rete fognante in contrada Ospedale di Rende.
E poi, l’affidamento diretto dei lavori urgenti di manutenzione straordinaria del cimitero comunale, della sede municipale e di Piazzetta Padre Pio a Villaggio Europa; la presunta occupazione abusiva del parco pubblico “Georcelli”.
Inoltre, i riflettori si sono puntati sulle gara d’appalto per la gestione del Centro diurno per minori “Madre Teresa di Calcutta” e per l’affidamento in concessione del servizio di gestione del Centro Anziani cittadino; sul servizio di trasporto a supporto delle persone con disabilità, affidato dal Comune alla Rende Servizi.
Infine, la gara d’appalto per gli interventi di riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate (Lotto 3), che riguardano Viale dei Giardini-Villaggio Europa; i lavori relativi alla gara per il “Palazzetto dello Sport”; i lavori pubblici in via Slovenia; e la predisposizione dei bandi di gara di appalti pubblici per l’adeguamento sismico di immobili a San Vincenzo La Costa.
Le investigazioni hanno mirato a ricostruire i rapporti economici fra gli indagati, la gestione di società, finalizzata al trasferimento di valori ed utilità economiche.
Nel complesso sono settantadue gli indagati e otto società iscritte sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.