Calcio a 5 femminile, la T&T Royal Lamezia sfiora il colpaccio a Molfetta
Grande rammarico per la squadra biancoverde che fa tremare la Nox Molfetta ma viene superata a 20 secondi dal termine. Le lametine partono molto forti e dopo pochi minuti si portano in vantaggio con una deviazione su tiro di Masaro, comunque diretto verso la porta, che sorprende Liuzzo.
L'ex portiere biancoverde sale in cattedra dopo la rete subita e mantiene a galla la propria squadra.
Questo rinfranca Molfetta che prende piano piano coraggio e si fa pericolosa, ma risponde bene Toledo. Il primo tempo si chiude sull'1-0 meritato per la Royal, che ha dimostrato buone individualità e un grande palleggio.
Nel secondo tempo parte bene Molfetta, le Royal prova a tamponare ma a causa degli infortuni di Aliotta e Calabrese ha una rosa risicata così Dell'Ernia trova il pareggio.
È sempre la Royal però a fare il gioco, ma i tiri biancoverdi si infrangono su una formidabile Liuzzo. Molfetta, in un momento molto favorevole alle lametine, trova il vantaggio con Porcelli.
Mancano 10 minuti al termine, succede di tutto, grandissima azione Julia Ferreira-Laiana Ferreira, con quest'ultima che fa una piroetta e tira verso la porta. Un tocco di un difensore cambia la traiettoria e la palla finisce in rete. È il pareggio per la Royal Lamezia!
La squadra di Carnuccio ci crede, continua a cercare la vittoria, risponde Molfetta ma trova dal canto suo una Toledo sempre pronta.
A 20 secondi dalla fine la Royal è riversata in avanti alla ricerca della vittoria. Sul ribaltamento di fronte c'è un fallo laterale che viene battuto subito dalla Nox Molfetta che con un paio di scambi riesce ad eludere la difesa avversaria, Nanà si trova a porta vuota e con un tocco fa esplodere la palestra.
La Royal prova il quinto uomo per cercare il pareggio, ma il tempo è troppo poco per riuscire nell'impresa. Vittoria immeritata per Molfetta, partita giocata su un campo di dimensioni ridottissime, al limite minimo, forse, delle misure consentite.
Ha ragione un mister di portata nazionale, presente oggi, che diceva che lo sport è un’altra cosa.