Settore olivicolo: l’amministrazione di Cassano dichiara stato di crisi

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La giunta comunale, riunitasi sotto la presidenza del sindaco Gianni Papasso, assistita dal segretario generale Ciriaco Di Talia, con apposito atto deliberativo ha dichiarato lo stato di crisi del comparto olivicolo con particolare riferimento all’attività molitoria per il particolare stato di aggravio dei costi energetico.

A sostegno della decisione è stato evidenziato che la crisi energetica che si verifica quando la domanda aumenta, a far fronte di una offerta che diminuisce, si ottiene un aumento dei prezzi che si ripercuote sulla popolazione.

Tale situazione, sta già succedendo da tempo, con lo scoppio della guerra tra Russia ed Ucraina, nel febbraio 2022, ed è quello che continuerà ad accadere nei prossimi mesi.

Per l’organo esecutivo cassanese, le cause di tale crisi energetica sono da ricercare nell'uso politico del gas e dell'energia elettrica, in congiunture interne ai paesi europei, considerato che la crisi costringe ogni paese a fare i conti con le proprie fragilità strutturali, nei cambiamenti climatici e l'impatto dei medesimi, che provoca effetti evidenti sui sistemi economici, frenando in maniera importante l'adozione delle energie rinnovabili, eolico ed idroelettrico, nella transizione energetica errata, in quanto aver voluto concentrare numerose risorse europee sul raggiungimento di ambiziosi obiettivi legati alla transizione energetica ha reso più fragili le economie europee meno pronte ad affrontare la crisi, normative errate, nonché alcune dinamiche tutte Italiane legate alla formazione del prezzo dell'energia che potrebbero aver innescato fenomeni che oggi si manifestano tramite prezzi più alti per famiglie ed imprese.

Gli interventi normativi adottati come il decreto energia, il decreto aiuti, il decreto aiuti bis, ecc., si sottolinea nel deliberato, non si, sono rilevati sufficienti a frenare tale crisi, pertanto, il comparto olivicolo, con particolare riferimento all'attività molitoria, risulta essere particolarmente investito da tale crisi energetica, comportando il tracollo del tessuto economico ed imprenditoriale del settore.

Da qui, la necessità della giunta comunale di dichiarare lo stato di crisi del comparto olivicolo con particolare riferimento all'attività molitoria per il particolare stato di aggravio dei costi energetici, investendo le autorità e gli enti anche sovra comunali della problematica. L’atto deliberativo, trasmesso alla Regione Calabria e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con voti unanimi, è stato dichiarato immediatamente eseguibile.