Cuori Connessi, l’iniziativa della Polizia presentata al Metropol di Corigliano-Rossano

Cosenza Attualità

Questa mattina farà tappa al Teatro Metropol di Corigliano-Rossano il Virtual Tour Cuori Connessi organizzato dalla Polizia di Stato e Unieuro con il patrocinio del Comune. Una occasione utile per discutere con i ragazzi delle nostre scuole di internet, social network e privacy. Gli agenti della Polizia di Stato racconteranno le storie di ragazzi vittime della rete, ma anche delle opportunità del web. Sarà una giornata di incontro confronto tra Istituzioni e oltre mille studenti delle scuole cittadine.

Cuori Connessi è un progetto per sensibilizzare adolescenti, genitori e insegnanti al problema del cyberbullismo e ad un uso consapevole dei device connessi alla rete. Lo sviluppo tecnologico corre veloce e la pandemia ha addirittura accelerato tale processo. Per questo dobbiamo tenere il passo e assimilare in fretta gli aspetti positivi che ci offre l’universo online trasformandoli in opportunità di studio, di lavoro e di conoscenza dell’altro, imparando allo stesso tempo a riconoscerne le insidie.

Un evento studiato per dare ad insegnanti, genitori e ai ragazzi gli strumenti per utilizzare la tecnologia in modo più consapevole e corretto, evidenziando i pericoli che si celano dietro l’apparente anonimato del web. Un momento di vicinanza, dialogo, di formazione, ma anche di educazione in un incontro-confronto fra istituzioni, studentesse, studenti, genitori e società civile. Saranno presenti il Questore di Cosenza, Michele Spina, funzionari della Polizia di Stato e l'assessore alle Politiche di Genere, Alessia Alboresi.

«Quello del cyberbullismo è un fenomeno in crescita costante tra i ragazzi, soprattutto in ambito scolastico - ha affermato l'assessore Alboresi - educazione ad un uso consapevole della rete, prevenzione e contrasto risultano essenziali per la protezione delle vittime, spesso anche molto giovani, motivo per cui aderiamo sempre entusiasmo a questo tipo di iniziative».

Verrà presentata inoltre la borsa di studio "Io non bullo", dell'associazione "Mani in Alto". La borsa di studio è stata istituita all’interno di un percorso caratterizzato da interventi di sensibilizzazione e di incentivazione dei giovani verso i temi della prevenzione e il contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, attraverso iniziative laboratoriali, di formazione, di implementazione di contenuti multimediali finalizzati alla diffusione delle buone pratiche della convivenza civile dirette ad incentivare i giovani alla partecipazione di dibattiti sulle tematiche oggetto delle attività.