Anni di aggressioni indotte dalla droga: la famiglia denuncia, finisce in carcere
Con le accuse di maltrattamenti in famiglia e di lesioni nei confronti di uno stretto congiunto, si sono spalancate le porte del carcere per un cosentino di poco più di 30 anni, a cui carico gli agenti della Polizia di Stato hanno eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal Gip del Tribunale locale.
I fatti, così come riferiti dagli stessi investigatori, risalgono allo scorso 29 novembre quando al culmine di una furiosa lite un uomo era stato colpito al volto con delle forbici da un proprio convivente in preda ad un forte stato di agitazione e di alterazione psico-fisica, dovuta presumibilmente all’assunzione di stupefacenti.
La vittima racconterà poi agli agenti che quello sarebbe stato “l’ennesimo episodio di violenza” costretti a subire dal familiare, già da qualche anno, a causa dell’aggressività indotta dal suo stato di tossicodipendenza.
Un dramma, quello vissuto da questa famiglia che, pur di proteggere il proprio congiunto ha deciso di denunciare, confidando nelle Forze dell’Ordine e nelle strutture collaterali, perché possa intraprendere un adeguato percorso di recupero.
L’indagine che ne è così scaturita, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, diretta dal Procuratore Mario Spagnuolo, si è avvalsa delle dichiarazioni di persone presenti ai fatti e delle evidenze acquisite in occasione dei numerosi interventi effettuati dalle Forze di Polizia e, quindi, di procedere nei confronti dell’indagato, a garanzia della sicurezza e della tutela delle vittime.