Borgia, diserbanti realizzati con prodotti di contrabbando: un arresto
Una situazione irreale e potenzialmente pericolosa quella a cui si sono trovati di fronte i Carabinieri della stazione di Borgia, che nei giorni scorsi hanno posto sotto sequestro un capannone industriale e tratto in arresto un trentunenne del posto, dopo aver scoperto una produzione illegale di fitofarmaci.
Una scoperta nata dal forte e persistente odore proveniente da un capanno, che ha portato allo svolgimento di un sopralluogo assieme al personale del Nas di Catanzaro.
Proprio questi ultimi hanno sorpreso sul posto due giovani - un ventisettenne ed un ventenne, entrambi stranieri ed impiegati in nero - mentre lavoravano all'imbottigliamento ed al confezionamento di diserbanti, fungicidi e pesticidi.
A soprendere i militari, le criticità a livello igienico-sanitario della struttura. Il capannone infatti era sprovvisto di pavimentazione, senza servizi igienici e riscaldamento.
Inoltre i due lavoravano senza dispsitivi di protezione, nonostante il materiale maneggiato fosse altamente tossico. Il tutto sarebbe avvenuto, per altro, in un capannone totalmente abusivo e privo di ogni autorizzazione.
Nella fattispecie, miscelavano con alcool etilico ed acqua numerosi fitofarmaci importati illegalmente dall'estero tramite contrabbando. Una volta miscelati ed imbottigliati, le confezioni venivano sigillate ed etichettate, per poi essere vendute a 20 euro al litro. Un sistema che si basava sul trasporto sotto mentite spoglie dei prodotti, altrimenti non in libera vendita.
Al termine dei controlli i militari hanno individuato il gestore del capannone, un trentunenne del posto, che è stato tratto in arresto per direttissima e posto ai domiciliari presso la sua abitazione.