Truffa immobiliare in Emilia, al centro un intermediario calabrese: sequestrate auto di lusso
Sull’ipotesi di una rilevante truffa subita da quattro persone, la Guardia di Finanza di Reggio Emilia ha eseguito il sequestro di quattro autovetture di grossa cilindrata, tra cui una lussuosa e costosa Aston Martin, nei confronti di un intermediario che opera nel settore degli investimenti immobiliari.
L’indagine - condotta sotto l’egida della Procura della Repubblica locale, nella persona di Piera Cristina Giannusa e col coordinamento del Procuratore Calogero Gaetano Paci - trae origine dalle querele presentate da alcune vittime, una delle quali è un noto imprenditore rubierese, e che denunciavano di aver consegnato ingenti somme - si parla di circa un milione di euro - ad una persona di origini calabresi accreditata peraltro da un terzo, un reggiano anch’egli indagato per gli stessi reati.
I denuncianti hanno raccontato di aver pattuito, con la volontà di procedere a un investimento immobiliare, la consegna del denaro all’indagato principale ma che, trascorso un congruo lasso di tempo, e non vedendo un ritorno tangibile dello stesso investimento, avrebbero tentato invano di recuperare le somme senza però riuscirvi.
Alla luce delle investigazioni condotte dalle Fiamme Gialle è emerso che gli indagati, “con sistematicità”, e in particolare il soggetto principale - che si sarebbe presentato come intermediario e procuratore di un fondo comune di investimento immobiliare - avrebbero proposto alle vittime investimenti immobiliari a Reggio Emilia e Piacenza, con lo scopo di permettergli di lucrare per mezzo di una cessione successiva a terzi degli immobili, fase anche questa che sarebbe stata curata dall’indagato, secondo quanto pattuito.
Una volta ricevuti i bonifici, però, non solo le vittime non sarebbero riuscite ad ottenere la proprietà di alcun immobile tra quelli proposti, ma non avrebbero visto restituito nemmeno l’ingente denaro versato.
I finanzieri reggiani hanno così constatato la riconducibilità in capo al principale indagato delle quattro vetture di lusso, “schermate” da una società rappresentata dallo stesso uomo.
Si tratta in particolare di una Aston Martin del valore di 187 mila euro, un’Audi A6 intestata alla compagna brasiliana e del costo di 84 mila euro, un’Audi RS6 del valore di 150 mila euro e un’Alfa Romeo Giulia da 35 mila euro. La posizione fiscale della società intestataria delle auto è risultata fortemente incongrua rispetto al possesso di questi beni.
L’autorità giudiziaria, informata di queste circostanze dalla Guardia di Finanza, ha supposto che le auto siano state acquistate con i proventi dell’attività delittuosa, e peraltro con l’evasione d’imposta, disponendone quindi il sequestro.