Calabria: lotta all’evasione, ‘ndrangheta e truffe gli obbiettivi della Gdf nel 2016

Calabria Cronaca

Sono i tre gli obiettivi strategici che hanno caratterizzato l’attività della Guardia di Finanza in Calabria nel corso del 2016. Il primo è stato la lotta alle frodi fiscali, all'economia sommersa e al gioco illegale.

Secondo il bilancio reso noto stamane, sono state concluse 258 indagini di polizia giudiziaria a cui si aggiungono 3.796 interventi fra verifiche e controlli fiscali a tutela del complesso degli interessi erariali comunitari, nazionali e locali. Denunciati 347 soggetti responsabili di 377 reati fiscali.

Sono state inoltrate all’Autorità Giudiziaria, poi, proposte di sequestro in misura equivalente alle imposte evase per 208 milioni di Euro, finalizzate ad assicurare all’Erario l’effettivo recupero delle risorse sottratte indebitamente dai responsabili dei più gravi reati, attraverso la confisca successiva dei beni nella loro disponibilità.

Nel contrasto all’economia sommersa, con specifico riferimento allo sfruttamento della manodopera irregolare o “in nero”, 176 datori di lavoro sono risultati aver impiegato 418 lavoratori in “nero” e 180 irregolari.

L’attività anti-contrabbando nel settore doganale e dei prodotti energetici, ha portato poi ad accertare un consumo in frode di circa 23 milioni di chilogrammi di prodotti soggetti ad accise. Nella lotta al gioco ed alle scommesse illegali, sono state riscontrate 181 violazioni, verbalizzando 281 soggetti.

IL SECONDO OBIETTIVO perseguito è stato il contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e all'illegalità nella pubblica amministrazione. L’attività di controllo si è concretizzata attraverso l’attuazione di 10 Piani Operativi, 7 dei quali hanno interessato la prevenzione e la repressione delle frodi nella percezione dei flussi di finanziamento a valere sui bilanci Nazionali e dell’Unione Europea.

Per garantire la corretta destinazione delle erogazioni pubbliche messe a disposizione della collettività per sostenere la crescita del tessuto imprenditoriale e per assicurare la copertura sanitaria e previdenziale ai cittadini, ai lavoratori ed alla fasce deboli della società, i Reparti del Corpo hanno sviluppato indagini per i casi di truffa e malversazione, supportando la Corte dei Conti nelle inchieste su sperperi di denaro pubblico ed eseguendo controlli amministrativi sull’intero territorio nei confronti dei percettori dei finanziamenti.

Scoperti casi di illegittima percezione o richiesta di finanziamenti (pubblici, comunitari e nazionali) per 163 milioni di euro con 521 persone denunciate. Sono state individuate truffe nel settore previdenziale per 11 milioni di euro, con la denuncia di oltre 2.200 persone.

In materia di danni erariali, come referente principale della Magistratura Contabile, la Guardia di Finanza ha segnalato, per connesse ipotesi di responsabilità erariale, 718 persone per aver cagionato danni patrimoniali allo Stato per 306 milioni di Euro. Individuati, poi, appalti pubblici irregolari per oltre 69 milioni di Euro con la denuncia di altre 173 persone.

Infine, nell’ambito degli interventi volti a verificare la sussistenza dei requisiti di legge previsti per le prestazioni sociali agevolate e per l’esenzione del ticket sanitario sono state verbalizzate 737 persone.

IL TERZO OBIETTIVO del Corpo si è concentrato sul contrasto alla criminalità organizzata ed alla criminalità economico-finanziaria. In questo caso sono 15 i Piani Operativi elaborati a livello centrale per prevenire e contrastare ogni forma di infiltrazione della criminalità nel tessuto economico e nel sistema finanziario del Paese.

Sono stati svolti 200 accertamenti economico-patrimoniali a carico di condannati ed indiziati di appartenente ad associazioni mafiose e loro prestanome, che hanno riguardato complessivamente 1.689 soggetti (1.357 le persone fisiche) con proposte di sequestro per circa 170 milioni di Euro. A 346 milioni di euro ammonta il valore dei beni confiscati su provvedimento dell’Autorità Giudiziaria mentre i sequestri ad oltre 864 milioni di Euro.

Complementare a questo ambito operativo è l’impegno posto dai Reparti calabresi per intercettare i flussi finanziari generati da comportamenti illeciti suscettibili di inquinare il tessuto economico legale e falsare le condizioni di libera concorrenza sul mercato: 91 le persone denunciate per riciclaggio, di cui 32 finite in arresto.

Di rilevante importanza sono anche le attività d’indagine svolte nel settore dei reati fallimentari, societari e bancari a tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico ed imprenditoriale: 259 sono le persone denunciate, 47 quelle tratte in arresto.

Sul versante del contrasto all’usura, le attività investigative sono state indirizzate nei confronti di contesti associativi che trovano, in questa pratica, una delle principali fonti di guadagno arrivando, in taluni casi, anche ad ottenere il controllo di attività economiche riconducibili alle vittime che non riescono ad onorare i debiti contratti: 69 le persone denunciate di cui 43 in stato di arresto.

A questo obiettivo strategico è anche riconducibile la tutela dei diritti di proprietà e dei consumatori dove i militari hanno agito attraverso tre leve operative: il monitoraggio dei traffici delle merci su strada e negli spazi doganali, la vigilanza nei luoghi di smercio dei prodotti e l’esecuzione, in stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, di incisive attività investigative finalizzate alla ricostruzione della “filiera di produzione”. È di oltre 12 milioni il numero dei prodotti sequestrati, denunciando 253 soggetti.

Infine, la Gdf ha garantito una capillare presenza territoriale, la flessibilità propria dei moduli operativi adottati, la trasversalità delle azioni di servizio e la possibilità di avvalersi di una componente aeronavale ad alta valenza tecnologica, garantendo anche un'azione di contrasto ai traffici illeciti, non solo di merci di contrabbando e contraffatte, ma anche di stupefacenti, rifiuti, armi ed esseri umani. Per quanto riguarda l'attività aeronavale sono state effettuate 279 missioni aeree con 336 ore di volo, mentre dai mezzi navali sono state percorse 82.250 miglia a fronte delle 1.222 crociere intraprese.