S’affaccia al balcone e viene riconosciuto: scatta il blitz, latitante catturato a Milano
È finita dopo poco più di sette mesi la latitanza di Antonio Saraco, 69enne di Badolato ricercato dal 25 maggio scorso e catturato stamani in un appartamento popolare di Via Sapri, nel quartiere Vialba di Milano.
A rintracciarlo sono stati gli investigatori della Squadra Mobile di Catanzaro insieme ai colleghi della Mobile del capoluogo lombardo e del Servizio di Polizia Scientifica della Direzione Centrale Anticrimine.
Sapri si era sottratto ad un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Catanzaro dopo che è divenuta definitiva la condanna a suo carico comminatagli il 17 settembre 2019 dalla Corte di Appello del capoluogo calabrese, che ne aveva rideterminato la pena a 10 anni di reclusione.
Sentenza che è stata poi confermata a seguito del rigetto del ricorso proposto davanti alla Corte di Cassazione: l’uomo era accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso nell’ambito dell’operazione antimafia nota come Itaca-Free Boat (QUI).
Alla cattura del 69enne si è arrivati grazie proprio alle indagini - condotte dalla Squadra Mobile catanzarese sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia locale - finalizzate ad individuare la rete di favoreggiatori che gli avrebbero garantito la latitanza.
Le investigazioni, che si sono avvalse di attività tecniche e sul territorio, hanno avuto il loro culmina questa mattina quando gli agenti hanno riconosciuto Saraco mentre si affacciava al balcone della palazzina popolare in cui egli si era nascosto, per cui attorno a mezzogiorno 12 è scattato il blitz che ha portato al suo arresto.
Al momento dell’irruzione della polizia il latitante era in possesso di una carta di identità spagnola su cui sono in corso accertamenti.