Migranti stagionali, a Rosarno arriva il “Villaggio della Solidarietà”
"Da decenni, come è noto, il Comune di Rosarno è interessato dalla rilevante presenza di cittadini stranieri impiegati in particolare nelle attività stagionali del settore agro-alimentare. La Commissione Straordinaria, fin dal suo insediamento, ha mostrato particolare attenzione verso detto fenomeno avviando azioni finalizzate a fornire una risposta alle emergenti esigenze umanitarie e di inclusione delle persone che vivono sul territorio comunale, sottoscrivendo con la Prefettura di Reggio Calabria il Protocollo d’Intesa del 24.09.2021 per il superamento della marginalità sociale e delle situazioni di degrado dei migranti presenti in condizioni di precarietà abitativa nella piana di Gioia Tauro, con particolare attenzione verso l’insediamento spontaneo di Testa dell’Acqua".
Inizia così la nota diffusa dalla commissione straordinaria insediata presso il Comune di Rosarno, che annuncia: "tale percorso, condiviso con le organizzazioni sindacali ed i soggetti del Terzo settore maggiormente impegnati sul tema, ha portato oltre che all’emanazione di un Regolamento Villaggio della Solidarietà per l’accoglienza a favore di immigrati stagionali, alla pubblicazione di un avviso pubblico per l'assegnazione delle unità abitative del villaggio sito in contrada Carmine a lavoratori stagionali immigrati. Tale struttura, costruita con fondi del Ministero dell’Interno permetterà a numerosi cittadini stranieri regolari aventi necessità abitative temporanee legate all’espletamento di attività lavorative stagionali di trovare una dignitosa sistemazione".
"L’attivazione della foresteria per lavoratori stagionali stranieri, nel consentire finalmente l’effettiva concretizzazione dell’impiego delle risorse pubbliche specificamente a ciò destinate da anni, offrirà loro un alloggio temporaneo, dignitoso e sicuro, con la possibilità di sviluppare azioni volte all’integrazione sociale, all’inclusione e all’inserimento nel mercato del lavoro regolare ed alla promozione dei diritti umani e sociali" si legge in conclusione. "Ciò attraverso un’azione di filiera che si auspica possa vedere in prima linea le aziende del territorio che s’impegnano per una produzione rispettosa delle leggi, ad iniziare da quelle in tema di lavoro regolare, promuovendo anche i diritti umani e sociali.