Gli porta via le figlie, poi lo accusa di maltrattamenti: tribunale dà ragione al marito
Una storia di violenza familiare diversa, letta da un’ottica poco usuale ed esplorata, quella delle difficoltà che affrontano i padri separati; quella di un papà che si sarebbe visto portare via le figlie minorenni, allontanate senza il loro consenso dalla madre che con loro si è trasferita non solo in un'altra abitazione ma addirittura in un’altra città.
I fatti raccontano che nell'agosto dall’anno scorso, in una giornata di caldo feroce, la moglie 41enne si sarebbe allontanata dal domicilio familiare portando con sé le ragazze, strappandole all'affetto del padre, un 37enne residente a Caloveto.
La donna e le figlie si trasferirono così in un'altra città, distante oltre 500 km: “l’abbandono del tetto coniugale, con la seguente sottrazione dei minori, avveniva come fase ultima di un più ampio piano, che vedeva l'uomo, convivente della donna accusato ingiustamente di una vaga e indefinita serie di presunti maltrattamenti”, sostengono gli avvocati Nicoletta Bauleo e Maria Teresa Fontana, dello studio legale Ettore Zagarese, difensori del 37enne.
Per tutto ciò, il giovane padre, disperato, ha deciso infatti ti rivolgersi al Tribunale. Della questione dalle perigliose sfumature è stata così investita la Procura della Repubblica di Castrovillari, e il Tribunale dei Minori, davanti al quale si è celebrata una articolata istruttoria all’esito della quale lo stesso tribunale, accogliendo le tesi difensive dell’uomo, ritenute contraddittorie e fuorvianti le accuse delle madre, ha ordinato che le ragazze ritornassero immediatamente a Caloveto, nella casa paterna, inviando contestualmente gli atti alla Procura della Repubblica del Tribunale stesso, per gli adempimenti di competenza.