Vodka contraffatta venduta in tutta Italia: sequestri a Crotone, Cosenza e Reggio
Oltre ottomila bottiglie di vodka contraffatta con i marchi di due note aziende produttrici sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza in tutta Italia.
L’operazione è partita dal trevigiano ma si è estesa finanche in Calabria, in particolare nel crotonese, cosentino e reggino, dove la fiamme gialle hanno accertato che gli alcolici erano stati venduti così come in altre città: Vicenza, Cremona, Pesaro, Napoli, Salerno e Campobasso.
Attraverso una serie di perquisizioni e sequestri nelle province di Milano, Torino e Roma, è stata poi tracciata la vendita di altre 21 mila bottiglie di vodka a numerosi commercianti di diverse regioni italiane, nei confronti dei quali sono ancora in corso approfondimenti per togliere dal mercato la merce contraffatta ancora in vendita, per un giro d’affari complessivo che si stima in oltre un milione di euro.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Treviso, che contesta i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e la ricettazione, sono scattate dopo una segnalazione dell’Olaf, l’Ufficio Europeo per la Lotta Antifrode, pervenuta tramite il II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza, punto di snodo dei rapporti di cooperazione internazionale del Corpo.
Immediati sono poi partiti i controlli delle fiamme gialle trevigiane che, grazie alla collaborazione degli uffici legali delle due aziende produttrici vittime della contraffazione, hanno scoperto la falsificazione dei contrassegni sulle etichette delle bottiglie, avvenuta con modalità particolarmente sofisticate, e hanno anche ricostruito l’intera filiera commerciale della vodka che in realtà veniva prodotta in Georgia e poi venduta da un’azienda rumena ad alcuni importatori di Milano e Torino, che l’hanno introdotta in Italia tramite un deposito fiscale olandese.