Con “Uccidiamo il re” a Corigliano-Rossano torna il grande teatro
Nell'ambito del cartellone comunale “Il teatro si fa in tre”, giovedì 23, sul palco del Teatro Paolella di Corigliano Rossano, per la direzione artistica di Antonio Maria d'Amico, va in scena “Uccidiamo il re”, un'opera inedita per la regia di Massimiliamo Aceti co-protagonista con Alessandro Cosentini.
Si tratta di una black comedy, cruda, una fotografia dell'attuale con richiami shakespeariani. Gabriele e Lorenzo sono due fratelli. Si ritrovano dopo anni di assenza nella stanza da letto del padre morente, facoltoso imprenditore edile. Gabriele, attore ribelle, è andato via dalla casa paterna molto giovane.
Lorenzo, figlio primogenito, indeciso su un percorso di studi ha deciso di rimanere al fianco dell’imprenditore ma, non essendo particolarmente dotato per gli affari, svolge un ruolo da semplice impiegato nella società di famiglia. I due fratelli trentenni si lanciano accuse e recriminazioni sul loro rapporto.
Ma su una cosa sono d’accordo: il padre è stato la causa di tutto. Con il suo controllo, la ferocia, l’ottusità, l’arroganza ha reso la vita “agiata” dei due un vero inferno di sensi di colpa e inadeguatezza.
Gabriele e Lorenzo dopo dieci anni di assenza prendono una decisione: mettere subito fine alla vita del vecchio e gestire finalmente l’impresa. Lo avvelenano quotidianamente con piccole dosi di cicuta per non destare sospetti e prendono le redini della società.
Dopo poco tempo però si rendono conto che non sono capaci di tener fronte a tutti gli impegni e alle grandi responsabilità che il lavoro richiede. Sono disperati. Cercano di rimettere in forze il padre ma ormai è troppo tardi.
“Il teatro non è indispensabile. Serve ad attraversare le frontiere fra te e me. Questa frase di un grande del teatro contemporaneo come Jerzy Grotowski ci pone di fronte all'importanza del teatro come strumento per conoscere ed affrontare le grandi questioni e la vita di tutti i giorni - afferma l'assessore alla Cultura, Alessia Alboresi - Proprio questa è la cifra con cui abbiamo voluto comporre il cartellone delle rassegne del Comune di Corigliano-Rossano e siamo felici di vedere come la gente sta rispondendo alle nostre proposte. Proprio questa settimana andranno in scena due opere importantissime, una oggi su un uomo che è morto per difendere le sue idee, un convinto ambientalista, il sindaco Angelo Vassallo, l’altra è una fotografia della nostra società: ottantenni che si credono immortali e che continuano a comandare e giovani cresciuti nel benessere che recriminano il passato ma che non hanno il coraggio del presente”.