Tutti i vantaggi offerti dalle tribune modulari prefabbricate
Durevoli e resistenti, le tribune modulari prefabbricate hanno tutte le caratteristiche per poter essere considerate delle vere e proprie opere di ingegneria. Come noto, il loro compito è quello di accogliere il pubblico e al tempo stesso consentire il passaggio delle persone che desiderano assistere a un certo avvenimento, sportivo ma non solo. Stiamo parlando, dunque, di una tipologia di opera civile piuttosto complessa, per la quale è necessaria una serie di attività che spaziano dalla progettazione alla manutenzione, passando per la fabbricazione e il montaggio.
Le tribune prefabbricate
È possibile distinguere le tribune prefabbricate in due categorie: le tribune temporanee e quelle fisse. Queste ultime sono strutture che devono garantire una vita utile non inferiore ai 50 anni. Esse vengono collegate alle strutture di fondazione, al punto che la tribuna – cioè la struttura in elevazione – e le strutture di fondazione rappresentano una sola entità strutturale. Per procedere con l’installazione di una tribuna permanente c’è bisogno di due diverse tipologie di autorizzazioni, una sismica e l’altra di tipo urbanistico. Infatti, in base alla tipologia di intervento urbanistico (in questo caso l’installazione di seggiolini da stadio per tribune in impianti sportivi e auditorium), c’è bisogno della SCIA o della DIA, che devono essere rilasciate dalle autorità comunali.
L’autorizzazione sismica
Per quel che riguarda l’autorizzazione sismica, invece, è il genio civile che provvede al suo rilascio, ma solo dopo che è stata attestata la conformità alle disposizioni di legge e normative. Stiamo parlando di un’autorizzazione che viene comunicata al progettista e al committente, in mancanza della quale l’installazione non può essere effettuata. I documenti presentati vengono esaminati dagli istruttori della pratica, i quali si dedicano a verificare la completezza e la conformità in relazione agli strumenti normativi. Se l’esito è positivo, viene rilasciata l’autorizzazione, mentre quando l’esito è negativo c’è bisogno di ulteriori documenti che dovranno essere presentati entro limiti ben precisi. Anche per questo motivo è fondamentale contattare una impresa specializzata che metta a disposizione un ufficio tecnico competente e professionale, per non correre il rischio di incappare in un parere negativo o nella bocciatura della pratica.
Le caratteristiche delle tribune temporanee
Come il loro nome lascia intuire, le tribune temporanee sono destinate a essere montate per un limitato periodo di tempo, in corrispondenza di un evento specifico. Queste tribune possono essere appoggiate al piano di posa, e in tal caso non c’è bisogno di progettare delle strutture di fondazione, ma è comunque indispensabile prevedere dei presidi finalizzati ad assicurare la stabilità: per esempio presidi per la sicurezza contro il vento o dispositivi alla base per la stabilità. Le pratiche burocratiche da seguire per installare le tribune permanenti sono meno complesse rispetto a quelle richieste per le tribune permanenti: in ogni caso c’è bisogno della figura di un responsabile che non solo monitori il corretto montaggio, ma si occupi anche di valutare interferenze e criticità.
Tribune temporanee o permanenti?
Va detto che è possibile inquadrare la stessa tribuna per un uso temporaneo o permanente, a seconda delle esigenze. A cambiare sono le norme di riferimento, così come le pratiche che è necessario presentare alle autorità. Lo stesso dicasi per la prescrizione del tecnico competente. Per costruire le tribune – siano esse permanenti o temporanee – il materiale strutturale più usato è l’acciaio con una tensione di rottura di almeno di 360 N per mmq e una tensione di snervamento non inferiore a 235 N per mmq. Altri materiali non vengono usati, eccezion fatta per il laterocemento o il calcestruzzo, che però sono molto rari, dal momento che hanno un rapporto fra resistenza e peso più sfavorevole.
Le caratteristiche dell’acciaio
I valori di resistenza dell’acciaio sono piuttosto alti, ma questo materiale deve essere protetto contro la ruggine, vale a dire l’ossidazione. Essa, infatti, con il passare del tempo va a diminuire la sezione resistente delle membrature, e così finisce per ridurre la resistenza stessa. Questa è la ragione per la quale c’è bisogno di un sistema che protegga la superficie di tutte le membrature tramite il processo di zincatura a caldo. In pratica, tutti gli elementi che formano la tribuna vengono posti all’interno di vasche di zinco fuso, così che la loro superficie possa essere interamente ricoperta.