Rifiuti. In Calabria raccolte 10mila tonnellate di Raee, dati in flessione

Calabria Infrastrutture

In Calabria nel 2022 sono state raccolte 10.293 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. È quanto emerge dal Rapporto regionale sui rifiuti tecnologici realizzato dal Centro di Coordinamento RAEE (LEGGI QUI), l’organismo che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione e della gestione dei rifiuti tecnologici in Italia.

Rispetto al 2021 la raccolta registra il -3,4%, il dato è comunque migliorativo rispetto all’andamento medio nazionale (-6,2%) e la contrazione è tra le più contenute delle restanti regioni del Sud Italia.

Si riduce di conseguenza anche la raccolta pro capite regionale (-1,3%) pari a 5,55 kg per abitante, il valore non è ancora in linea con il dato medio nazionale (6,12 kg/ab), ma è comunque superiore a quello dell’area di riferimento (5,15 kg/ab).

A livello di raggruppamenti nei quali vengono suddivisi e raccolti i rifiuti tecnologici, i volumi complessivi calano ovunque tranne che per Tv e apparecchi con schermo (R3) che registra una crescita del 2,8% per un totale di 3.443 tonnellate. A favorirla hanno contribuito tutte le province, a esclusione di Reggio Calabria che segna il -20,7%.

L’andamento di R3 è in controtendenza rispetto all’andamento a livello nazionale (-6,7%). A livello provinciale, i maggiori incrementi sono registrati da Crotone (+22,3%), Cosenza (+14,3%) e Catanzaro (+11,5%).

Freddo e clima (R1) perde l’8,5% dei volumi rispetto al 2021 per un totale di 3.128 tonnellate. A impattare negativamente sul risultato sono le contrazioni, anche a doppia cifra, delle raccolte di cinque province su sei, con punte negative del -31,3% a Vibo Valentia. Cresce invece del 4,4% la raccolta di Cosenza i cui volumi raggiungono le 1.036 tonnellate.

In calo del 3,3% la raccolta di grandi bianchi (R2) che si ferma a 2.487 tonnellate. Seppure negativo, il risultato è comunque migliore rispetto a quello dell’area di riferimento (-5,1%) e di gran lunga migliore rispetto alla flessione registrata dal raggruppamento a livello nazionale (-9,3%).

Anche in questo caso un contributo positivo proviene dalla raccolta di Cosenza (+7,5%) e di Reggio Calabria (+8,5%) mentre le restanti province evidenziano tutte contrazioni a doppio digit.

Leggermente superiore (-5,8%) il calo di elettronica di consumo e piccoli elettrodomestici (R4) per un totale di 1.218 tonnellate.

Più elevata (-6,7%) la flessione della raccolta di sorgenti luminose (R5) per un totale di 18 tonnellate. La contrazione è migliore sia rispetto all’andamento a livello nazionale (-9,9%), sia rispetto a quello dell’area di riferimento (-8,3%).

LA RACCOLTA PRO CAPITE PER PROVINCE

Nonostante una flessione del 4,2% rispetto al 2021, con 10,2 kg per abitante la raccolta pro capite di Catanzaro rappresenta il quinto miglior risultato nel ranking nazionale e sale al secondo posto nella classifica a livello di area di riferimento.

Risultano in calo rispetto al 2021 anche le raccolte pro capite delle province di Vibo Valentia (-8,6%) pari a 5,46 kg/ab, di Reggio Calabria (-5%) pari a 4,97 kg/ab, mentre si conferma a 2,76 kg/ab quella di Crotone. Tutti i valori, a eccezione di quello di Vibo Valentia, sono al di sotto della media dell’area Sud (5,15 kg/ab).

In controtendenza invece la provincia di Cosenza il cui dato pro capite sale a 4,33 kg/ab in forza di un incremento dell’8%.

LONGONI (CDC): “FLESSIONE CONENUTA”

“La regione Calabria conferma nella raccolta dei Raee una situazione che presenta eccellenze accompagnata da situazioni di grave carenza” dichiara Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE.

“A fronte di un dato nazionale di decrescita della raccolta - prosegue - la regione resiste con una flessione contenuta, solo l’1% del pro capite, ma con squilibri che non generano dubbi su come si possa migliorare consistentemente in alcune province che da anni registrano dati insufficienti”.

“Al dato della provincia di Catanzaro, che doppia per raccolta pro capite almeno tutte le altre province, si affianca il dato di Crotone che non raggiunge neppure la metà della media italiana. La domanda che ci poniamo su dove finiscano i RAEE che sono generati sul territorio aspetta una risposta locale che richiede l’intervento di tutti i soggetti deputati al controllo”, conclude Longoni.

IL CENTRO DI COORDINAMENTO RAEE

Il Centro di Coordinamento RAEE è un consorzio di natura privata, gestito e governato dai Sistemi Collettivi sotto la supervisione del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e del Ministero delle imprese e del made in Italy.

È costituito dai Sistemi Collettivi dei produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE), in adempimento all’obbligo previsto da un Decreto Legislativo, il n. 49 del 14 marzo 2014.

Il compito primario del Centro di Coordinamento RAEE è garantire su tutto il territorio nazionale una corretta gestione dei RAEE originati dalla raccolta differenziata, assicurando che tutti i Sistemi Collettivi lavorino con modalità ed in condizioni operative omogenee; il Centro di Coordinamento RAEE stabilisce, inoltre, come devono essere assegnati i centri di raccolta RAEE ai diversi Sistemi Collettivi.