Soverato. Liberato cane rinchiuso in un furgone, recuperata tartaruga protetta

Catanzaro Cronaca

Una serie di controlli eseguiti dai carabinieri forestale nel soveratese hanno consentito di liberare un cane che era rinchiuso nel furgone del suo padrone e di recuperare una tartaruga.

Nel primo caso sono stati i militari di Davoli ad intervenire a Satriano anche su segnalazione delle associazioni animaliste, accertando un cane di taglia media era tenuto in condizioni incompatibili per la specie e che era non era stata comunicata la prevista comunicazione relativa al cambio di residenza del luogo di detenzione.

In particolare, i carabinieri, intervenuti insieme al personale del Servizio Veterinario dell’Asp, hanno appurato che un pastore tedesco, sebbene in buono stato di salute e nutrito, era tenuto chiuso all’interno di un furgone.

Al proprietario dell’animale sono state contestate sanzioni per un importo di 620 euro per la violazione delle norme previste dalla Legge Regionale sull’istituzione dell’anagrafe canina, sulla prevenzione del randagismo e sulla protezione degli animali.

A Soverato, invece, sono scattate anche qui delle sanzioni a carico del possessore di una tartaruga di terra di circa 4 anni, detenuta illegalmente in una cassetta di plastica che aveva in casa.

L’esemplare, che è stato trovato in buono stato, è stato affidato al personale zoofilo del WWF Calabria per il successivo ricovero presso il CRAS, il Centro Recupero Animali Selvatici, del parco della biodiversità di Catanzaro, ritenuto idoneo a ospitarlo.

La Testudo hermanni, comunemente conosciuta come tartaruga terrestre, è una specie la cui commercializzazione e detenzione è tutelata dalla Convenzione di Washington e autorizzata tramite certificato CITES che ne attesti la provenienza lecita.

Convention on International Trade of Endangered Species regolamenta il commercio di specie vegetali e animali selvatici, vivi o morti, a rischio di estinzione. In Italia una Legge l’ha recepita prevedendo pene severe per i trasgressori.

Il commercio illegale di specie selvatiche in via di estinzione, a cui la Convenzione di Washington si riferisce, rappresenta la quarta attività illecita più rilevante al mondo, tanto che, secondo i dati delle Nazioni Unite, il valore annuale di questo traffico è stimato tra i 7 e i 23 miliardi di dollari statunitensi.