Un mese fa la strage di migranti a Steccato, un monumento per non perdere la memoria

Crotone Cronaca

È stato inaugurato a Steccato di Cutro il monumento commemorativo per i migranti morti nel naufragio del 26 febbraio scorso (QUI), e voluto dall’amministrazione guidata dal sindaco Antonio Ceraso.

Un appunto, quello di sabato pomeriggio, che ha visto la partecipazione di autorità ad ogni livello, a partire da quello governativo, con la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro.

Presente anche il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ed il presidente del consiglio regionale, Filippo Mancuso, insieme a molti sindaci, non solo del crotonese, ed al presidente della Provincia pitagorica, Sergio Ferrari.

Hanno partecipato anche il neo prefetto, Franca Ferraro, con il questore Marco Giambra ed i vertici delle forze dell’ordine, oltre che i volontari della Croce rossa italiana e della Protezione civile.

Poco prima dell’inaugurazione, nella piazza dove è sorto il monumento, sono arrivati a bordo di un autobus anche i sopravvissuti al tragico sbarco ed i familiari che hanno incontrato le autorità e assistito alla cerimonia.

È stato sottolineato come l’opera, su cui è inciso anche un messaggio da parte di tutto il consiglio comunale di Cutro, rappresenta un simbolo del ricordo di quanto accaduto, per evitare che si possa dimenticare.

Il sindaco Ceraso ha tolto il velo che ricopriva la stele e subito dopo c’è stata anche la benedizione del monumento commemorativo; è arrivato, successivamente, anche l’imam di Cutro.

Conclusa la cerimonia, cittadini ed autorità si sono trasferiti nella chiesa dell’Annunziata di Cutro dove si è tenuto un concerto dedicato alle vittime dello sbarco, con l’orchestra sinfonica calabrese diretta dal maestro Alberto Veronesi.

Intanto, proprio durante le celebrazioni, c’è stato il ritrovamento della novantesima vittima (QUI), con la probabilità che, purtroppo, non sia l’ultima.

Cutro, oltre al monumento, ospiterà nel suo vecchio cimitero anche le salme dei migranti che ancora sono rimaste senza nome, oltre che quelle che nessuno finora ha reclamato.

Domenica 26 marzo le spiagge che hanno visto il massacro dei migranti, ospiterà per l’intera giornata un gruppo di artisti che con le loro performance dedicheranno un ricordo alle vittime del tragico sbarco (QUI).