Gatto salvato a Reggio, sindaco paga le cure. Lav: “necessario sistematizzare gli interventi”
Sabato scorso, 25 marzo, dalle due del pomeriggio, tre volontari - altrettanti cittadini attivi - con il supporto delle guardie zoofile dell’Anpana Gepa, sono intervenuti in seguito ad una segnalazione di un gatto ferito in via Mattia Preti nel centro di Reggio Calabria.
Recatisi sul posto si sono impegnati da subito per attivare il protocollo di intervento del Comune chiamando i Vigili urbani e il veterinario ASP, che sono arrivati insieme dopo tre ore e mezza.
I volontari si sono quindi spesi per ore per cercare di recuperare il gatto sanguinante e spaventato che si nascondeva sotto un’autovettura e che poi è fuggito all’interno di un cortile abbandonato.
Alle 16:30 si è reso necessario chiamare i Vigili del fuoco, intervenuti subito e che hanno recuperato la bestiola. A quel punto il veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale ha constatato che non aveva microchip e dichiarato di non poter fare nulla perché l’Asp non ha una struttura pubblica in cui operare (il canile sanitario di Mortara è ancora sotto sequestro e nonostante tante promesse la sala operatoria ancora non è agibile) e il Comune di Reggio non ha alcuna convenzione con cliniche private per prestare cure agli animali randagi, nonostante gli obblighi previsti dalla legge.
Sembrava che tutto stesse andando come da solito copione di inadempienza e inefficienza istituzionale, finalmente però i volontari sono riusciti a contattare il Sindaco Brunetti che ha deciso di farsi carico delle spese veterinarie.
“Esprimiamo il nostro plauso nei confronti del Sindaco che ha mostrato sensibilità e volontà di cambiare la situazione della gestione animali randagi a Reggio Calabria” ha affermato Davide Cartisano, responsabile della LAV Reggio Calabria sottolineando però che “è necessario sistematizzare gli interventi, in assenza di personale e strutture ASP preposte, attraverso la previsione in bilancio comunale di una somma da destinare al finanziamento degli interventi di soccorso in convenzione con cliniche private, così come al finanziamento degli interventi di sterilizzazione per contenere il numero di cani e gatti vaganti sul territorio e le problematiche conseguenti”.
“Auspichiamo che il canile sia messo a norma rapidamente e possa svolgere la propria funzione, ma in questo frangente è necessario un maggiore impegno dell’Amministrazione alla quale offriamo il nostro supporto come nella recente convenzione di sterilizzazione gatte finanziata dalla nostra associazione e dai gattari, con il patrocinio comunale, che sta consentendo la sterilizzazione di 100 esemplari e che potremmo rinnovare con la partecipazione anche economica del Comune”, ha concluso Cartisano.