Dalla Calabria a Milano per portare l’acqua santa a Berlusconi: “forza zio Silvio”
Ha viaggiato per quasi un giorno intero per essere presente a Milano, davanti al San Raffaele, l’ospedale nel quale da mercoledì scorso è ricoverato Silvio Berlusconi, per portare al leader Azzurro un suo messaggio di vicinanza, “Forza Italia, forza zio Silvio, forza italiani”. Protagonista è il 67enne cosentino Ettore Fragale, ex impiegato di banca ora in pensione, partito ieri alle sette con un autobus che collega la Calabria al capoluogo lombardo per giungere, dopo 16 ore di viaggio, fuori dal San Raffaele non solo con l’augurio di una pronta guarigione per Berlusconi, ma addirittura con delle boccette contenenti l’acqua santa di San Francesco di Paola e l’abitino per le grazie ricevute.
Non nasconde le sue simpatie politiche: “Ho sempre votato zio Silvio, perché sono di destra. Solo lo scorso settembre ho votato la Lega”, ha affermato Fragale, puntualizzando però che nel suo gesto non c’entra la politica quando il valore della solidarietà umana: “Se sono venuto qua, è perché Silvio ci serve. Ci ha fatto rispettare come Italia, è un imprenditore e dà lavoro alla gente”, dice, pregando perché “Dio gli regali altro tempo”, ha precisato il 67enne.
Fragale - che intende consegnare i doni portati dalla Calabria ad uno dei figli o al fratello di Berlusconi, Paolo - ha infine ribadito di aver sentito il dovere di andare a trovare il leader di Forza Italia ritenendo il ricovero “… questa volta è più serio”.
Berlusconi, come noto, è ricoverato al San Raffaele nel reparto di terapia intensiva cardio-toraco-vascolare per una infezione polmonare in un quadro di leucemia mielomonicitica cronica.