Processo Breakfast. Berlusconi teste a Reggio: “non ho conoscenza dei fatti”
Nell’ambito del processo Breakfast oggi è stato chiamato come teste, a Reggio Calabria, l’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi.
L'avvocato Corrado Politi, legale del segretario di Amedeo Matacena, Martino Politi, ha chiesto all’ex premier per quale motivo l’armatore non venne candidato alle politiche del 2001 e poi ha tirato in ballo la figura di Claudio Scajola.
"Non ho alcuna nozione di quali fossero le ragioni, per cui non so se fosse stato lo stesso Matacena a rinunciare alla candidatura o se fossero i responsabili della sua Regione a non ritenere di inserirlo nelle liste", ha risposto Berlusconi, aggiungendo: “Non ho nessuna conoscenza di questi fatti, delle eventuali motivazioni che avessero portato il coordinatore nazionale, l'onorevole Claudio Scajola, a decidere, se fu lui a decidere, una esclusione del signor Matacena dalle liste, non ho conoscenza di questi fatti né per l'onorevole Matacena né per nessun altro di coloro che furono candidati in quella occasione".
L’avvocato ha poi domandato all’ex premier e leader di Forza Italia, se ricordasse se l'elemento ostativo alla candidatura fosse un procedimento che vedeva l’imprenditore, all'epoca dei fatti, coinvolto in fatti come concorrente esterno alla 'ndrangheta.
Berlusconi ha risposto nuovamente con un: "Non sono al corrente di queste situazioni". "Non ne ero al corrente rispetto al numero dei candidati che poi venivano eletti, - ha precisato - i candidati che noi presentavamo erano diverse centinaia e quindi non c'era da parte di nessuno dei vertici del partito una conoscenza diretta di questi candidati.”
“La loro conoscenza e il giudizio sugli stessi – ha concluso Silvio Berlusconi - era affidata e responsabilità dei 21 coordinatori regionali di Forza Italia, questi sì scelti con molta attenzione, con esami approfonditi del loro passato, delle loro competenze, e con un giudizio positivo sulla loro attività politica".