‘Ndrangheta. Maxi blitz della Dia: arrestato anche l’ex ministro Claudio Scajola
La Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria, coadiuvata dai Centri Operativi e Sezioni Dia di Roma, Genova, Milano, Torino, Catania, Bologna, Messina e Catanzaro, ha eseguito otto provvedimenti restrittivi emessi dal Gip del Tribunale di Reggio, Olga Tarzia, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia dello Stretto, diretta dal Procuratore della Repubblica Federico Cafiero De Raho.
Tra gli arrestati nomi eccellenti tra cui spicca quello di Claudio Scajola, 66 anni, ex ministro dell’Interno e delle Attività Produttive, alla guida anche del Copasir; nel Pdl fino al 2013 e ora in quota Forza Italia, considerato uomo politico molto vicino all’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Nell’inchiesta, oltre all’ex ministro, figurano personaggi che sarebbero legati ad Amedeo Matacena, noto imprenditore reggino ed ex parlamentare, colpito anche lui da un provvedimento restrittivo insieme alla moglie Chiara Rizzo ed alla madre Raffaella De Carolis. Matacena è latitante a seguito di condanna definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa.
Scajola sarebbe dunque accusato di aver aiutato Matacena a sottrarsi proprio alla cattura dopo la sua condanna; il capo d’accusa per l'ex ministro sarebbe quello di "inosservanza di esecuzione di una pena". Scajola è stato assolto di recente dall’accusa di finanziamento illecito ai partiti in relazione all’acquisto della famosa casa vicina al Colosseo.
Numerose perquisizioni sono in corso in Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Lazio, Calabria e Sicilia, mentre sono state contestualmente sequestrate società commerciali italiane, collegate a società estere, per un valore di circa 50 milioni di euro.