Pentito Fiume: Matacena a tavola con esponenti delle cosche reggine
"Matacena ha partecipato ad una cena con i boss reggini": è quanto ha sostenuto il collaboratore di giustizia Antonino Fiume durante la sua deposizione di oggi nel corso dell’udienza del processo scaturito dall'operazione Breakfast, eseguita dalla Guardia di Finanza e che vede imputati anche l'ex ministro Claudio Scajola e la moglie dello stesso Matacena (condannato per concorso esterno in associazione mafiosa), Chiara Rizzo, accusati di procurata inosservanza di pena a favore dell'ex armatore.
Nel corso della deposizione Fiume ha dapprima ricordato le motivazioni della sua collaborazione e la sua frequentazione con la cosca De Stefano, poi ha parlato di una cena svoltasi in occasione dei festeggiamenti per l'elezione di Aquila, poi divenuto vicepresidente della giunta provinciale di Reggio Calabria.
Il collaboratore ha raccontato che la serata si sarebbe tenuta, nel 1994, in un locale allora notissimo, la discoteca-pizzeria-ristorante "Papyrus". Alla cena, secondo quanto riferito da Fiume, che era lì per aver accompagnato Giuseppe De Stefano, sarebbe stato presente Matacena al cui tavolo sarebbero stato riuniti esponenti e rappresentanti della 'ndrangheta reggina.
Il pm Giuseppe Lombardo, della DDA, ha incalzato il Fiume domandandogli se alla riunione fossero presenti soggetti non della 'ndrangheta: "in quel tavolo non credo, tutte persone che avevano parenti da uno schieramento o dall'altro", ha risposto il collaboratore secondo cui in quell’occasione l’ex deputato forzista avrebbe parlato di piani per investire sul turismo in riva allo Stretto.
"Matacena parlava in generale, di fare di Reggio una piccola Las Vegas o una piccola Montecarlo, deporre le armi e far sì che le persone investissero in qualcosa di nuovo. Era un discorso che lui faceva dappertutto, era il suo chiodo fisso”, ha sostenuto ancora Fiume. L'udienza, intanto, è stata rinviata al prossimo 7 di dicembre.