Operazione “Sistema” e “Assenzio”, sei arresti e sequestri per 122 mln di euro
Carabinieri, Dia e Guardia di Finanza di Reggio Calabria hanno eseguito stamani due vaste operazioni (denominate “Sistema” e “Assenzio”) nel corso delle quali hanno eseguito sei ordinanze d’arresto - emesse dal Gip di Reggio su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia - nei confronti di altrettante persone indagate poiché ritenute appartenenti o contigue alla cosca di ‘ndrangheta dei “De Stefano-Tegano”. I soggetti sono ritenuti dagli inquirenti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, concorso in associazione di tipo mafioso, intestazione fittizia di beni e corruzione elettorale, “aggravati dall’aver favorito un sodalizio mafioso”.
L’OPERAZIONE di stamani, costituisce il terzo troncone esecutivo disposto dalla Direzione Distrettuale Antimafia reggina nell’ambito della stessa attività d’indagine, ed avrebbe documentato “l’infiltrazione pervasiva di numerose ed importanti cosche di ‘ndrangheta (De Stefano-Tegano, Caridi-Borghetto-Zindato, Lo Giudice, Condello, Rosmini e Labate) nel settore della grande distribuzione alimentare, dell’intermediazione del credito e dell’imprenditoria edile, attraverso la complicità di personaggi ben inseriti nel contesto socio economico della città che hanno fatto da prestanome alle cosche”. L’indagine avrebbe inoltre “fatto luce su un sistema di fallimenti e conseguenti acquisizione di punti vendita alimentari da parte di soggetti che hanno privilegiato, durante le procedure concorsuali, i fornitori legati alla ‘ndrangheta; accertato l’infiltrazione delle cosche nell’attività politica cittadina, garantendo l’appoggio elettorale per le consultazioni amministrative comunali di Reggio Calabria del maggio del 2007 ad un candidato di riferimento”.
Gli investigatori stanno eseguendo inoltre un decreto di sequestro preventivo dell’intero complesso aziendale e del patrimonio di 15 imprese e di 5 trust e di numerosi immobili, per un valore complessivo di oltre 122 milioni di Euro.
I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza che sarà tenuta presso il Comando Provinciale carabinieri dal Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Ottavio Sferlazza, alle 11.
h 10:53 | C'è anche l'ex consigliere comunale Dominique Suraci tra i sei arrestati nell'ambito della duplice operazione, "Sistema" e "Assenzio". Suraci, imprenditore, fu eletto consigliere comunale nel 2007 nella lista di centrodestra "Alleanza per Scopelliti", per poi transitare nella lista "Noi Sud", anch'essa di centrodestra. Suraci a fine legislatura è stato per poco tempo assessore alle politiche comunitarie, uscito nel 2010 dalla giunta dell'allora sindaco facente funzioni Giuseppe Raffa in seguito a un rimpasto dell'esecutivo. Tra gli arrestati vi è anche Giuseppe Crocé, della Sgs Group, società proprietaria di parecchi supermercati in città.
h 16:03 | Sono nove in tutto le persone raggiunte da misura cautelare nell'ambito della duplice operazione, "Sistema e Assenzio", condotta dai Carabinieri, dalla Dia e dalla Guardia di Finanza, coordinate dalla DDA di Reggio Calabria. La custodia cautelare in carcere e' stata disposta per l'ex consigliere comunale Domenico Giovanni Suraci, detto Dominique, 44enne imprenditore, eletto nel 2007 in consiglio comunale. Per Suraci, che nell'ambito della stessa indagine e' stato raggiunto anche da un secondo provvedimento di custodia cautelare in carcere, l'accusa e' di concorso in associazione di tipo mafioso, intestazione fittizia di beni e corruzione elettorale, aggravati dall'aver favorito un sodalizio mafioso.
Oltre a Suraci sono stati arrestati: Luciano Falcomatà, 36enne, per associazione di tipo mafioso, Vincenzo Ferrigno, di 36 anni, per intestazione fittizia di beni aggravata dall'aver favorito un sodalizio mafioso; Giuseppe Rocco Giovanni Rechichi, di 54 anni, per corruzione elettorale aggravata dall'aver favorito un sodalizio mafioso. Gli arresti domiciliari, invece, sono stati disposti per Saloua Senia, 31enne nata in Marocco, per intestazione fittizia di beni aggravata dall'aver favorito un sodalizio mafioso; e per Costanza Ada Riggio, di 64 anni, per corruzione elettorale aggravata dall'aver favorito un sodalizio mafioso. Nell'ambito della seconda indagine, invece, Suraci è accusato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più truffe aggravate per il conseguimento di erogazioni pubbliche e alla predisposizione di false fatturazioni; stessa accusa per altre tre persone, per le quali sono stati disposti gli arresti domiciliari: Giuseppe Croce', di 66 anni, Marcello Brunozzi, di 61 anni, e Rodolfo Diani, di 57 anni.