Arresto Suraci. Le considerazioni di Di Martino
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Andrea Di Martino, segretario regionale Sel
"I magistrati dimostrano con atti e provvedimenti che i rapporti tra mafie e politica non conoscono crisi. È tempo di una rivoluzione in Calabria che liberi le istituzioni da chi non cura gli interessi dei cittadini e amministra favorendo altre logiche “commenta il segretario regionale di Sel Andrea Di Martino. Gli ultimi arresti che coinvolgono l'ex consigliere comunale Dominique Suraci della lista nel 2007 a sostegno di Scopelliti, come l'inchiesta che tira in ballo pezzi di centrosinistra, raccontano di una pagina politica da chiudere definitivamente. Un altro colpo al "modello Reggio" ormai travolto da indagini dei magistrati e sotto osservazione dello Stato con il lavoro dei commissari prefettizi ormai alle battute finali.
"Al più presto - sostiene Di Martino - bisognerà mettere in campo una mobilitazione delle forze politiche e sociali sane che vogliono ridare ai cittadini la possibilità di fare sentire la propria voce. Con una disoccupazione che batte sempre nuovi record, la politica non può essere centro di smistamento di favori e clientele. Da Reggio Calabria a Cosenza per abbracciare tutta la Calabria, si deve allargare una riflessione sulle regole necessarie per riformare la politica rendendola impenetrabile ai poteri criminali. Partiamo da quei sindaci, che come Giannetto Speranza a Lamezia Terme e altri in realtà importanti, riescono a offrire ai giovani una speranza e un'alternativa credibile.
Altrimenti non dovremmo sorprenderci se continuerà l'esodo dalla Calabria verso l'Europa. Un fenomeno che rischia di lasciare questa terra senza una possibilità di riscatto. Bisogna fare presto. I partiti di centrosinistra diano l'esempio alzando un muro contro i disonesti e quanti non fanno della lotta alla ndrangheta una priorità dell'agire politico. Sinistra e libertà chiede che sul terreno della battaglia alle mafie tutti facciano quanto e più è possibile fare".
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