Scajola: gip rigetta richiesta revoca arresti domiciliari
Il gip del Tribunale di Reggio Calabria, Olga Tarzia, ha rigettato la richiesta dei legali dell'ex ministro Claudio Scajola, che chiedevano di revocare la misura cautelare degli arresti domiciliari. Scajola è stato arrestato lo scorso maggio per procurata inosservanza di pena a favore dell'ex deputato di Forza Italia Amedeo Matacena nell'ambito dell'operazione "Breakfast", condotta dalla Dia e coordinata dalla DDA di Reggio Calabria. Matacena, dopo la condanna a 5 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, recentemente ridotta a 3 anni dalla Cassazione, è latitante a Dubai.
Secondo l'accusa, Scajola avrebbe tentato di agevolare Matacena facendolo trasferire in Libano, dove l'ex armatore avrebbe potuto godere dell'asilo politico. Il gip, nel rigettare la richiesta di revoca della misura cautelare per Scajola, cui il pm aveva fornito parere negativo, ha evidenziato la brevita' del tempo trascorso da quando la misura cautelare degli arresti domiciliari (prima Scajola era in carcere) è stata applicata all'ex ministro, per cui se fosse stata revocata dopo cosi' poco tempo sarebbero state frustrate le esigenze alla base della misura applicata di recente. I legali hanno dieci giorni di tempo per proporre appello dinnanzi al Tribunale del Riesame. Oggi stesso i legali hanno ricevuto la notifica del decreto emesso dallo stesso gip che dispone su richiesta del pm il giudizio immediato per Scajola, Chiara Rizzo, Martino Politi e le due segretarie rispettivamente di Scajola e Amedeo Matacena, Roberta Sacco e Maria Grazia Fiordalisi. I cinque indagati compariranno davanti al Tribunale collegiale il prossimo 22 ottobre. (AGI)