Omicidio sindacalista nel milanese: dopo 28 anni c’è un indagato, perquisizioni in Calabria
Vincenzo Ferraro, 57enne residente a Oppido Mamertina, in provincia di Reggio Calabria, sarebbe indagato nell’inchiesta relativa all’omicidio avvenuto circa 28 anni fa, nel milanese, di Pietro Sanua. La notizia è stata pubblicata stamattina da alcuni quotidiani nazionali.
La vittima, di professione venditore ambulante e sindacalista, fu ammazzata il 4 febbraio del 1995, a colpi di fucile, a Corsico, alle porte del capoluogo lombardo, mentre era sul suo furgone insieme al figlio.
Secondo gli inquirenti l’indagato, che è fratello dell’ex latitante Giuseppe Ferraro (QUI), avrebbe partecipato alla fase organizzativa ed esecutiva dell’omicidio.
L’ipotesi è che insieme a un’altra persona ancora non identificata fosse sulla Fiat Uno di colore bordeaux che all’alba di quel 4 febbraio incrociò il furgone di Sanua.
Da quella Fiat Uno sarebbe sceso il killer che fece fuoco sparando due colpi di fucile calibro 12 contro la cabina del mezzo attingendo mortalmente la vittima alla testa.
La Uno fu poi ritrovata bruciata nella zona industriale di Trezzano sul Naviglio da dove gli assassini si allontanarono con una Lancia Thema o comunque un’auto simile. Secondo gli inquirenti il mandante sarebbe stato Gaetano Suraci, oggi deceduto.
La Direzione Distrettuale Antimafia di Milano avrebbe quindi disposto una perquisizione a carico di Ferraro (che è difeso dall’avvocato Francesco Siclari), eseguita nei giorni scorsi dalla squadra mobile. Al setaccio sono stati passati due appartamenti nella sua disponibilità.
Gli investigatori sarebbero alla ricerca di documentazione cartacea, fotografie o qualsiasi altro materiale attestante eventuali rapporti che l’indagato, nel periodo antecedente, prossimo o successivo alla data dell’omicidio, passa aver avuto con Gaetano Suraci e con la famiglia di quest’ultimo, oltre a documentazione che possa attestare eventualmente il possesso di una Lancia Thema.