La piena del Trionto fa crollare un ponte della Sila-Mare: nessun ferito
Ancora danni provocati dal maltempo, ed ancora nel comune di Longobucco. A distanza di poche ore dall'annuncio di una frana che ha bloccato la Statale 177 (LEGGI) si apprende del crollo di una porzione del viadotto "Ortiano 2" che attraversa il torrente Trionto, che fortunatamente non ha provocato vittime.
La forza del corso d'acqua, ingrossato dalle continue piogge dopo mesi di secca, avrebbe dunque provocato la caduta di un tratto della Sila-Mare compreso tra le località di Ortiano e Manco. Il tratto di strada, a quanto si apprende, era stato chiuso al transito poco prima da tecnici dell'Anas presenti sul posto.
L'infrastruttura, della lunghezza complessiva di 25 chilometri (di cui 11 ultimati), è in costruzione dal 1990. Ad essere crollato sarebbe uno dei tratti costruiti più di recente, circa dieci anni fa.
La Procura di Castrovillari ha annunciato di aver sequestrato la strada e di aver aperto un fascicolo.
OCCHIUTO: POTEVA ESSERE UN TRAGEDIA
"Ho appena concluso una riunione che ho convocato d'urgenza subito dopo avere visto queste immagini incredibili" afferma il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.
"Si tratta di un ponte costruito soltanto nove anni fa dai Comuni del posto, i Comuni della Comunità montana Destra Crati - Sila Greca, che crolla in questo modo. Sono immagini che ricordano il ponte di Genova, il ponte Morandi, che ha mietuto tantissime vittime" prosegue. "E sapete perché non ci sono state vittime? Perché Anas, in modo previdente, ha chiuso questo tratto di strada, e quindi ha impedito che passassero mezzi di cantiere ed automobili. Altrimenti oggi commenteremmo una tragedia. Ho chiamato l'amministratore delegato di Anas perché mi sono compiaciuto per questa scelta".
"Domani andrò sul posto. E soprattutto pretenderò che tutte le responsabilità, se responsabilità ci sono, vengano accertate" conclude. "Perché nel 2023 un ponte costruito soltanto nove anni prima non può cadere in questo modo".