Crollo Sila-Mare, Legambiente: “Incrementare i controlli su questi appalti”

Cosenza Attualità
(Foto: Stazione Meteorologica Sant'Elia di Catanzaro/Facebook)

"Sconcerto e preoccupazione sono i sentimenti dominanti dopo il crollo di un viadotto, sul fiume Trionto, aperto al traffico nel 2016 lungo la strada statale 177 nel territorio del comune di Longobucco, in provincia di Cosenza, che avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia fortunatamente evitata dalla chiusura effettuata, qualche ora prima, in via precauzionale, da parte dell’Anas". Inizia così la nota diffusa dalla presidente di Legambiente Calabria, Anna Parretta.

"Un evento connesso alle forti piogge che dovrebbe far riflettere le Amministrazioni competenti sulle vere priorità territoriali, sulle opere ed infrastrutture da realizzare in Calabria collegate alla crisi climatica in atto, sul rafforzamento necessario dei controlli in fase di costruzione e sulla successiva necessaria manutenzione" si legge ancora nella nota. "La Calabria è, infatti, tra le regioni in cui gli effetti della crisi climatica stanno diventando sempre più accentuati".

"Dal 2010 ad aprile 2023 si sono verificati 90 eventi estremi di cui 35 allagamenti da piogge intense, 21 danni da raffiche di vento e trombe d’aria, 14 danni alle infrastrutture da piogge intense ed 8 frane da piogge intense; le vittime dal 2010 ad oggi sono state 17" sottolinea Parretta. "La Calabria è quinta nella classifica nazionale per i danni ad infrastrutture secondo l'Osservatorio Città-clima di Legambiente".

"I nostri dati confermano un inquietante aumento nella frequenza degli eventi estremi che si stanno verificando sul territorio della nostra regione. Tali eventi sono, infatti, passati da 61 alla fine del 2021 a 90 ad aprile 2023 subendo un incremento esponenziale" prosegue. "Ribadiamo l’urgenza e l’importanza di incrementare gli interventi per limitare il rischio idrogeologico ed utilizzare competenze e risorse economiche e progettuali per mettere in sicurezza territori, persone ed attività economiche. Soprattutto occorre rispettare la natura ed i suoi elementi, agendo nell’ottica della prevenzione e dell’adattamento ai cambiamenti climatici".