I villaggi della riforma agraria in Sila riscoperti da un team di studiosi, se ne discute a Camigliatello
“I villaggi della riforma agraria in Sila” è il titolo dello studio che sarà presentato mercoledì 24 maggio, alle 9, presso il Centro Sperimentale Dimostrativo Arsac di Molarotta, a Camigliatello Silano, nel comune di Spezzano della Sila.
Il lavoro, realizzato da un team di studiosi composto da Antonella Veltri, Sonia Vivona e Nelide Romeo dell’ISAFoM-CNR di Rende (CS), da Enzo Valente dell’IRPI-CNR di Rende (CS) e da Massimo Veltri, già professore ordinario UNICAL, offre una ricostruzione degli interventi che hanno trasformato l’assetto sociale e ambientale dell’altopiano silano a partire dal dopoguerra, e sul ruolo svolto dall’Opera per la Valorizzazione della Sila, ponendo poi l’accento sull’opportunità di un rilancio agro-turistico delle strutture esistenti, anche alla luce delle normative e delle direttive europee tese a dare impulso a politiche economiche incentrate sul binomio ambiente/salute.
“Interventi multipli settoriali sul patrimonio della Riforma agraria in Sila all’interno di una strategia di sviluppo complessa ed articolata”, avvalendosi anche delle risorse “offerte” dal PNRR.
In questo senso, lo studio costituisce anche una forte sollecitazione rivolta ai decisori politici. In una terra, la Calabria, piegata da una forte crisi demografica, con le sue aree interne soggette a spopolamento, che si allontana sempre più, dal punto di vista economico, dal resto del Paese.
Il programma dell’incontro prevede gli interventi di Sonia Vivona, Antonella Veltri e Massimo Veltri, co-autrici e co-autore dello studio, di Franco Curcio, Presidente del Parco Nazionale della Sila, di Silvano Fares, Direttore del CNR-ISAFoM, di Gianluca Gallo, Assessore all’agricoltura della Regione Calabria, di Bruno Maiolo, Direttore Generale ARSAC, di Paolo Palma, Presidente ICASIC, di Michele Santangelo, Presidente ODAF Cosenza e di Pietro Tarasi, Presidente del Consorzio patata della Sila IGP. I lavori saranno moderati dal giornalista Luigi Pandolfi.