Sospeso pignoramento stipendio consumatore crotonese: manca prova cessione credito
Il Tribunale di Crotone ha sospeso il pignoramento presso terzi esperito contro un padre di famiglia a cui era stato pignorato un quinto dello stipendio per un debito che era stato nel tempo ceduto diverse volte ad altre società che avevano utilizzato la cosiddetta “cartolarizzazione”.
L’uomo si è affidato ad Avvocatideiconsumatori del capoluogo pitagorico che ha fatto emergere come il pignorante non avesse provato l’esistenza del credito, ovvero il suo diritto di poter procedere nei confronti del consumatore per l’assenza del contratto di cessione.
La decisione assunta dal Tribunale, spiega l’avvocato Paola Bellomo, “è molto importante non solo perché conferma l’orientamento giurisprudenziale garantista (Corte di Cassazione Sez. VI - 1, Ord., (data ud. 22/09/2020) 05/11/2020, n. 24798) che prevede che la semplice pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della cessione non ha valore se non vengono richiamati specificatamente i crediti ceduti, ma soprattutto perché scardina il principio secondo il quale basta il possesso del titolo esecutivo per procedere con l’esecuzione forzata”.
Nel caso specifico la società di cartolarizzazione, in fase di esecuzione mobiliare, non avrebbe quindi provato che tra i crediti ceduti vi fosse quello del consumatore crotonese, e pertanto il procedimento è stato sospeso.