Bilanci sanità, Dem attaccano Occhiuto: “Selfie e propaganda, la verità sui conti rimane negli abissi”
“Il presidente Roberto Occhiuto gioisce per la chiusura dei bilanci sanitari dell’anno scorso, ma la verità sui conti degli anni precedenti rimane negli abissi”.
Così il senatore Nicola Irto, segretario regionale del Partito Democratico lancia l’allarme sul futuro del Servizio sanitario calabrese dopo l’annuncio, giunto proprio stamani, del governatore, con cui è stato reso noto che le Asp e Ao regionali hanno provveduto a chiudere i documenti economici relativi all’anno scorso, il 2022 (QUI).
“In realtà, Occhiuto e i suoi non hanno alcun motivo per festeggiare. Che le aziende sanitarie e ospedaliere abbiano definito gli ultimi consuntivi - chiarisce il segretario dem - non cambia la realtà”.
Irto sostiene che, per prima cosa, “il quadro dei conti si ricostruisce partendo dal passato, che in ambito sanitario resta molto oscuro ed insondato”.
Secondo punto, prosegue, “la predisposizione dei bilanci pregressi di alcune aziende sanitarie, è pericoloso e pernicioso il rinvio di legge alla fine del 2024. Si tratta della mostruosità legislativa di un centrodestra irresponsabile, che aggira le regole e i princìpi sui bilanci, anche in barba all’obbligo costituzionale dell’equilibrio tra le entrate e le spese”.
“In Calabria il diritto alla salute continua ad essere negato e, nonostante il presidente Occhiuto abbia poteri enormi al riguardo, non si registra - denuncia il Pd calabrese - alcuna inversione di tendenza, al netto dei selfie per l’acquisto di nuovi macchinari o per l’inaugurazione di sale operatorie ben poco utilizzabili”.
“Inoltre, malgrado gli annunci e la propaganda martellanti di Occhiuto, si aggrava la situazione debitoria del Servizio sanitario regionale e quindi non si vedono pagamenti. In tutti i territori il Partito democratico continuerà a discutere di diritto alla salute con i professionisti della sanità e con i cittadini, mettendo sempre al centro - conclude Irto - la persona umana, la verità dei fatti e i bisogni dei malati”.