Calabria in Fabula: prosegue a Curinga il viaggio di Teatro in Note nei borghi
Dopo la prima tappa che ha visto protagonista l’antico borgo di Santa Severina, dove lo storico Castello Carafa si è trasformato in palcoscenico per “I 4 desideri di Santu Martinu” di Scena Verticale, proseguono gli appuntamenti di Calabria in Fabula, il progetto di teatro itinerante di Teatro in Note con la direzione artistica di Vera Segreti e quella organizzativa di Lucia Catalano e realizzato in partenariato con Scena Verticale e AttorInCorso.
Venerdì 7 e sabato 8 luglio, Calabria in Fabula approda a Curinga per riscoprire in chiave inedita racconti che affondano le radici nella tradizione folcloristica della Calabria con “Amuramaru”, una produzione AttorInCorso di Matteo Lombardo e Pavlos Paraskevopoulos, e creare nuove sinergie promuovendo buone pratiche culturali grazie alla masterclass di teatro a cura di Vera Segreti.
Un progetto co-finanziato con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso “Progetti Speciali per lo sviluppo dell’attività teatrale” della Regione Calabria - Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura, che fino al 2 agosto attraverserà le cinque province della Calabria, inaugurando la seconda tappa con la consueta conferenza stampa di presentazione, il 7 luglio alle 18:00 nella sede del Comune di Curinga.
«Il nostro obiettivo è quello di riportare la comunità, specialmente i più giovani, nelle piazze e nei centri storici dei Comuni coinvolti nel progetto, per far rivivere e riscoprire il fascino e la magia di un teatro di affabulazione – ha commentato l’ideatrice e direttrice artistica di Calabria in Fabula Vera Segreti –. Per questo motivo abbiamo pensato a spettacoli che partissero da testi appartenenti al grande patrimonio culturale e antropologico del Meridione e della Calabria, terra antica e ricca di racconti e storie che ne caratterizzano da secoli la stessa identità».
Da uno studio sulle “Fiabe e novelle calabresi” di Letterio Di Francia, tra i maggiori esponenti della tradizione demologica calabrese, nasce infatti “Amuramaru”, interpretato da Matteo Lombardo, in scena venerdì 7 luglio, alle 21:00 nel Sagrato della Chiesa Matrice Sant’Andrea Apostolo di Curinga. Una riscrittura in dialetto cosentino/rendese di alcune fiabe di Di Francia, che parla di terra, della terra, della rabbia generata dalla disperazione di doversi barcamenare in situazioni paradossali e apparentemente senza via d’uscita, in cui i protagonisti, incastrati nelle loro relazioni e abituati alla loro condizione, resistono al cambiamento o forse, più semplicemente, non riescono a vederlo.
Sabato 8 luglio, alle 10:30 negli spazi del Comune di Curinga, appuntamento con la masterclass di teatro a cura della regista e attrice Vera Segreti, pensata con l’obiettivo di conoscere le realtà artistiche del territorio confrontandosi con i diversi linguaggi del teatro, per fare rete, favorire collaborazioni tra le diverse realtà e condividere progetti artistici sul territorio regionale.