Crotone si fa ambiziosa e si candida a Capitale della Cultura per il 2028
Crotone si candida a Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2028. Lo ha annunciato questa mattina, nella Sala Consiliare, il sindaco del capoluogo Vincenzo Voce, che ha tenuto una conferenza alla presenza dell’assessore alla Cultura Nicola Corigliano e del presidente dell’associazione Paideia Luigi Bitonti con la quale l’amministrazione Comunale ha stipulato una convenzione per l’attivazione del partenariato finalizzato proprio alla candidatura.
La Paideia, che da trent’anni opera sul territorio effettuando attività socio culturali, si è proposta all’ente per la predisposizione, a titolo gratuito, degli atti preliminari e della redazione della proposta progettuale necessari per la presentazione della domanda.
Con un successivo provvedimento di Giunta l’amministrazione ha poi sposato l’iniziativa sottoscrivendo un’apposita convenzione con la stessa associazione.
L’amministrazione comunale, come ha evidenziato l’assessore Corigliano, “intende attivare ogni iniziativa utile alla valorizzazione delle potenzialità della città, promuovendo quelle attività che proiettino l’immagine di Crotone in un più vasto ambito, anche su scala nazionale ed internazionale”.
La proposta di candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028 rientra tra queste attività “ed appare un traguardo certamente ambizioso ma attuabile considerate la storia e le presenze culturali sia della città che del territorio provinciale” è stato ribadito.
Come ha sottolineato Luigi Bitonti dell’associazione Paideia ai fini della candidatura si è intenzionati ad attivare partenariati con altri Enti, come la Provincia di Crotone e i Comuni del territorio nonché con altre realtà territoriali come ad esempio San Giovanni in Fiore, che ricade nella provincia di Cosenza.
Il programma di lavoro, pur impegnativo, è stato già tracciato nelle linee principali a partire dall’individuazione dei punti di forza nel contesto culturale e socio economico della città per arrivare alla elaborazione del report-dossier da presentare alla Commissione giudicatrice del Ministero della Cultura entro due anni.